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Visualizzazione dei post da ottobre, 2024

Lamentarsi è una cosa seria

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  Ci vuole coraggio a rimproverare alla nuova amministrazione di non essere riuscita a fare in pochi giorni quelle cose che l'amministrazione precedente non ha fatto in cinque anni. Dite: "Noi abbiamo fatto ciò che si poteva in una situazione di dissesto economico dell'Ente, ma, adesso che il dissesto non c'è più, perché?"  Non attacca! Quando vi proponeste alla guida della città sapevate già del dissesto ma questo non vi rese umili e prometteste mari e monti. Delle due l'una:  1. Eravate totalmente inconsapevoli di cosa significasse per un comune essere in dissesto e impreparati a ciò che vi aspettava. 2. Sapevate ma avete mentito ai vostri elettori sulla fattibilità dei vostri "rivoluzionari" progetti! Come dev'essere rimasto deluso e dispiaciuto Enzo Alfano che, candidato sindaco, aveva confessato a Alessandro Quarrato, in un'intervista, il suo piccolo sogno: un palchetto con strumenti musicali in piazza per i giovani! Immagino che peggio ...

"Fermate questo sfregio" che già uno ci basta!!

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 « La sezione trapanese di Italia Nostra condanna la scelta miope della Regione Siciliana di realizzare un impianto agro-fotovoltaico di grande dimensione a ridosso dell’abitato di Gibellina. Il sogno del grande sindaco Ludovico Corrao si è materializzato in tante opere di arte moderna che caratterizzano il paesaggio e la cultura della Nuova Gibellina richiamando anche un turismo colto che è diventato una importante fonte di reddito del territorio. Non si può accettare la realizzazione di un impianto di questo tipo che stravolge il paesaggio e la nuova identità di Gibellina. Sollecitiamo la Regione Siciliana ad approvare finalmente il “Piano delle aree idonee” e chiediamo che l’approvazione definitiva di questo e di altri impianti di energia pulita tenga conto del suddetto Piano .» Sono assolutamente d'accordo. Il sito della vecchia e bella Gibellina verrebbe sfregiato per la seconda volta.  Prima con una costosa e orribile colata di cemento, erano gli anni della cementi...

... non partecipa nessun deputato, nessun funzionario si interessa ...

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  «Tutti presenti e tutti pronti ad intervenire alle inaugurazioni e a farsi intervistare per dimostrare il proprio impegno funzionale nell’atto di nascita del reparto o di uno strumento …. Ma come mai alla chiusura e al relativo funerale di interi reparti e a questo punto si può parlare di interi piani dell’ospedale di Castelvetrano….non partecipa mai nessun deputato e non si interessa mai nessun funzionario e si va avanti nell’oblio generale … anzi senza nemmeno una lacrima da coccodrillo ….e senza spendere nemmeno una parola di commiato….» Ninni Vaccara Chi sono questi deputati e funzionari che vanno a Mazara del Vallo a inaugurare un angiografo, di cui tutti dovremmo essere contenti compresi noi castelvetranesi,  e non si occupano di Castelvetrano?  A che partiti appartengono?  Non sono forse deputati e funzionari della Destra che governa la Sicilia e di cui fa parte il partito suo di riferimento e governa la nostra città??  Non vorrà nascondersi dietr...

Castelvetrano non è solo 'mafia'. C'è anche la Fontana della Ninfa

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Questo è un post di otto anni fa che voglio ripubblicare a riprova di come sia difficile combattere i negazionisti e i minimizzatori della mafia, i più pericolosi ed efficaci alleati della mafia!! Giusto alcuni giorni fa, al culmine del dibattito cittadino Iddu sì Iddu no,  ci è toccato di leggere un "appello", a firma del "giornalista" Antonio Colaci, alla stampa nazionale perché parli solo delle cose belle di Castelvetrano e smetta di dipingerci come città di mafia.    "Castelvetrano non è solo 'mafia'. C'è anche la Fontana della Ninfa e Selinunte."           Questo in sintesi l'articolo su Italia Oggi di Domenico Cacopardo. Sufficiente per scatenare l'entusiasmo sospetto del Sindaco Errante e dei giornalini locali.      Gli " avevano detto che Castelvetrano, la patria del nemico pubblico n°1 in testa all'elenco dei ricercati dalle polizie di tutto il mondo, era come Abbottabad ”      Chissà poi chi ...

"Iddi cci curpanu!!"

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 Non dovete prendervela con la stampa, ma con la mafia castelvetranese e i Carabinieri.  " Iddi  cci curpanu!" Perché la facile indignazione dei locali intellettuali, che scatta come un riflesso condizionato ad ogni servizio giornalistico sulla mafia a Castelvetrano, non si manifesta invece di fronte alle operazioni dei carabinieri che si ostinano a venire a cercare la "mafia" (Che c'entriamo noi con lui? Solo perché è nato qui! Adesso è morto. Basta! Non c'è più la mafia a Castelvetrano!) come se Castelvetrano fosse una città di mafia? Perché? Se questi professionisti, che passano per essere la crema della società, avvocati, rappresentanti di commercio-giornalisti, insegnanti, riflettessero bene o fossero più coraggiosi, come quando organizzarono un corteo di protesta contro il commissario dello Stato Caccamo, capirebbero che sono loro, le forze dell'ordine, a volere, con pervicacia e sadismo, infangare il buon nome di una "città" tutta dedita...

Colaci cerca, invano, di distruggere le prove del suo valore

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Antonio Colaci, giornalista pubblicista Iscritto Albo Giornalisti N. 134045, ha "sofferto" un vivace battibecco con me che avevo criticato un suo "articolo" in cui invitava la stampa a smetterla di dipingerci come mafiosi su Castelvetranonews.it . Quello che segue è la mia critica che ha fatto perdere le staffe al "mite" Colaci: «Certo!! Il problema di Castelvetrano non è la mafia che ancora comanda e ha la solidarietà (non semplice omertà o paura) della grandissima parte dei castelvetranesi, il problema è la rappresentazione che viene fuori sulla stampa. Il problema non è la nostra cultura mafiosa, quella che ci ha portati ad essere il primo paese nella storia d'Italia a fare un corteo contro lo Stato, di cui il signor Antonio Colaci fu fiero organizzatore, ma il prefetto Caccamo che ci dipingeva come "vittime di una certa cultura", quella mafiosa. In nessun altro paese mafioso commissariato era mai toccato ai funzionari dello Stato mandat...

No Mafia! Sicilian brand

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È incredibile e difficilmente spiegabile il fastidio che provano tutti a Castelvetrano quando si parla di mafia. Si infastidiscono anche le persone per bene, che nulla hanno a che fare con la mafia, ma, sentendosi toccati dalla nomea, preferirebbero non se ne parlasse, semplicemente.  Giornalisti senza nerbo, falsi giornalisti che raccolgono notizie da "assemblare" sul loro "giornale online", che quando intervistano "chiunque" lo fanno in ginocchio, inviandogli prima le domande che faranno, falsi giornalisti che curano il potere come fonte di privilegi e finanziamenti, giornalisti che non hanno mai trovato il tempo di dire una sola parola contro la  Mafia,  il  cancro della società siciliana, che non hanno mai scritto di mafia che domina incontrastata il nostro territorio, che parlano solo di mare sole e Gentile, hanno il coraggio di accusare quei pochissimi giornalisti veri che di mafia parlano. E di cosa dovrebbero parlare? Della riapertura dello stadio ...

Quelli che ci mettono la faccia. Senza russuri!

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  T ornano a metterci la faccia. Quella che gli è rimasta dopo i "grandi successi" delle loro iniziative. Dopo cinque anni che si agitano per il nostro ospedale, caduto sotto l'attacco della destra che persegue l'idea di una sanità tutta privata, lo sfacelo non solo ha subito un'accelerazione ma non sembra volersi fermare. Il nostro ospedale si difende all'Assemblea reginale siciliana con la politica dei partiti che vi siedono e fanno leggi sulla sanità. Non si difende con un comitato cittadino, sconosciuto e impotente. Se i castelvetranesi, tra cui i membri del comitato orgoglioso tutti rigorosamente di destra, non capiscono che finché votano Destra stanno votando per lo smantellamento della sanità pubblica e, a rigore, non hanno alcun diritto di protestare. Ma questi orgogliosi non fanno battaglie per la sanità pubblica. Fanno scaramucce di campanile: perché Mazara sì e Castelvetrano no? Marsala sì e noi no? Non sono vere "lotte"!  Questi orgoglios...