L'ex sindaco Errante si difende.
Come al solito il signor
Errante se la prende con chi non c'entra. Lasci stare quelli, che,
dimostrando pessimo gusto e aridità dell'anima, hanno brindato per
il commissariamento del comune.
Io, la sera che ho letto il decreto
non sono riuscito a prendere sonno per il senso di avvilimento che mi
aveva preso.
Certo, sapevamo dell'arresto di Omissis, consigliere e
precedentemente assessore, il cui padre, omissis, fa l'imprenditore.
Del grottesco personaggio di Giambalvo. Quello che mi ha lasciato di
stucco è che la commissione prefettizia nel decreto sembra indicare
proprio nell'ex sindaco Errante non solo il responsabile
dell'infiltrazione mafiosa del comune ma anche quello che ha
garantito nel tempo la continuità al malaffare. Io continuo a
sperare che i commissari si siano sbagliati su qualcosa o qualcuno,
ma è con loro che se la deve prendere. Certo deve una spiegazione ai
cittadini e ai suoi elettori. Le sue affermazioni di oggi non
sembrano rispondere a niente. Si limita a dire che "non è vero"
e che "ancora più difficile da comprendere è che la nomina da
parte di un sindaco di alcuni consulenti e professionisti (avvocati,
architetti o commercialisti) debba passare non dalla loro
professionalità ed integrità morale ma dalla conoscenza della loro
clientela." Commette, signor Errante, lo stesso errore fatto
quando alla reintegrazione di Giambalvo in consiglio, per un
malinteso senso di ossequio alla "legge", continuava a
ripetere che il Giambalvo aveva diritto a sedere lì e lei non poteva
fare niente. Si è poi visto che qualcosa d'altro si poteva fare.
Ma
le chiedo: oltre alla mera legittimità della scelte lei ha mai
sentito parlare di "opportunità" delle stesse?
Poi, quanto al fatto che
"questa comunità non è stata amministrata negli ultimi anni da
un manipolo di banditi" non lo gridi sul giornale che pubblica
le sue veline, ma, "con forza", alle istituzioni che
l'accusano. Continuo a pensare che lei sia finito in un gioco più
grande di lei. Spero che sia così.
Per quelli che sembrano
vivere in un altro mondo, come lo stesso ex-sindaco il quale continua
a sostenere (ingenuità? mala fede? grave in ogni caso) che Castelvetrano soffre le stesse criticità, che so, di
Vigevano, e che non capiscono gli omissis, troveranno un link, in
fondo alla pagina, che li svelerà. Mai trovereste la spiegazione
degli omissis su Castelvetrano-no-news. Su questo giornale nei
quattro giorni successivi alla pubblicazione del decreto, sono stati
ospitati una segnalazione di un lettore per un problema di acqua in
un quartiere, un comunicato dei Carabinieri che con lo spray al
peperoncino hanno bloccato un tipo e due comunicati dell'ex sindaco.
Non un editoriale, non delle interviste in città, niente di niente.
Mi sono chiesto, e lo chiedo adesso a voi, se a Castelvetrano-no-news
fate i giornalisti a nostre spese con i soldi del comune, ormai
ufficialmente, "mafioso".
http://www.tp24.it/2017/06/18/antimafia/ecco-primi-perche-scioglimento-mafia-comune-castelvetrano/110637
Commenti
Posta un commento