L'ultima proposta demenziale. In galera chi non fa la differenziata.
Mi sembra di vivere in un mondo diverso quando sento qualche
castelvetranese parlare della nostra città o dei suoi problemi. E mi preoccupo
che sia vero e temo per la mia sanità mentale. L’ultima occasione ieri quando
ho letto una proposta di Francesco Bongiorno, aspirante politico locale, per risolvere il problema dei rifiuti.
“Mandare in galera
chi non fa la raccolta differenziata”. (sic)Parte da un dato di fatto che, in realtà, non è né un dato né un fatto. Insomma non esiste. Uno che legge quella proposta senza conoscere la realtà di Castelvetrano, penserebbe che nel nostro comune esiste l’obbligo della differenziata al 100% e che i cittadini la sabotano.
Noi, invece, sappiamo che non è così. Ma niente affatto. A Castelvetrano,
già dieci anni fa si è cominciato a fare la differenziata con il porta a porta.
Quanti cittadini dovevano farla? Il 7 %. La stessa di oggi. Il 93% dei
Castelvetranesi non deve fare la differenziata perché hanno detto loro che
non “devono”.
Li mandiamo in galera?
Possibile che non mi sia accorto che la raccolta
differenziata a Castelvetrano abbia raggiunto livelli che neanche la Germania…?
Possibile che io, che abito in una di quelle poche vie (Garibaldi) dove vige l’obbligo
della differenziata, non mi sia accorto che, invece, si fa anche nella
parallela a Est (Rosolino Pilo)e in quella a Ovest (Denaro). In questo caso non
se ne sono accorti nemmeno quelli del comune e della Dusty che continuano a
tenere i cassonetti in quelle vie. Forse si fa la differenziata a insaputa del
Commissario e della Dusty, e i cittadini, invece si ostinano a
buttare i rifiuti nei cassonetti; cittadini, peraltro, incivili perché una
volta riempito il cassonetto non si premurano neanche di svuotarlo, e insistono
a depositare lì vicino, pensando, insensatamente, che il Comune o chi per lui si
porti via i rifiuti!! Delinquenti. In galera! Perché non portano i rifiuti nelle isole ecologiche appositamente fatte per il fabbisogno di qualche centinaio di cittadini e non per 30.000?
Cosa pensano questi cittadini? Che è compito delle
istituzioni responsabili spazzare le strade, organizzare la raccolta
differenziata? Non capiscono che il problema dei rifiuti si risolve con un
movimento anarchico e individuale dal
basso? Non è organizzata alcuna raccolta differenziata nella loro strada?
Ognuno si attrezzi per conto suo, guidato dalla personale idea di come si fa.
Non lo sanno che per fare la raccolta differenziata non c’è alcun bisogno di
preparazione, programma, predisposizione degli strumenti adatti alla bisogna,
compresi i siti di lavorazione delle frazioni dei rifiuti? Per fare la
differenziata, si sa, basta separare la plastica, il vetro, l’alluminio, la
carta ed è fatta. È così semplice!
Peccato che, a giudicare da quel che succede anche nei paesi
molto più ricchi e civili del nostro, non sia affatto così. È così difficile che si
programma e si predispone il necessario a lungo termine . La Germania ha
cominciato decine d’anni fa ed è arrivata al 76%. Lì ci sarebbe da mandare in
galera un quarto della popolazione, quella che non fa la differenziata.
Per gli amministratori disonesti e fors’anche per gli
incapaci.
Per questi nostri amministratori regionali che in vent’anni,
senza mai trovare il tempo per programmare e fare delle scelte lungimiranti, hanno sempre scelto la dichiarazione dello stato di emergenza per mettere pezze inutili
a coprire il dissesto totale. La stessa cosa che ha fatto da ultimo proprio quello del “Diventerà bellissima”.
Per quelli che costruiscono viadotti in Sicilia.
Non per dei poveri cittadini che fanno ciò che gli viene
detto di fare, aspettandosi che lo Stato, come è giusto, faccia la sua parte.
Ma forse vivo in un mondo diverso!!
Allora avrei qualche domanda.
Perché si vuole mandare in galera me, che disciplinatamente
e coscienziosamente per anni ho fatto la raccolta differenziata e che negli
ultimi due anni non sono stato più in grado di fare perché la Dusty non la fa
più. Plastica, alluminio ecc. che rimangono lì per giorni e settimane. Non si
sa mai se l’indomani passano oppure no. E di solito no. Non si capisce perché,
se il problema sono le discariche piene – quindi per l’indifferenziata -, non
continui a pieno ritmo e a maggior ragione la differenziata. Il sospetto di
molti è che la raccolta differenziata, almeno negli ultimi due anni, è stata tutta
una finta. Per questo in passato ho proposto all'amministrazione, per fugare
qualsiasi dubbio e rafforzare la fiducia dei cittadini, una “gita culturale di
controllo democratico” ai siti di lavorazione dove si portano la plastica ecc.
Chissà se mai ce la organizzeranno. Mi accontenterei che la gita la facesse il
commissario Caccamo che poi riferirebbe. Mi fido.
Da dove è nata quest’idea del mandare in galera i cittadini
che non fanno la differenziata?
Se ci sono, chi sono? Quanti sono? Sono nelle
tre strade dove c’è l’obbligo?
Sono nelle altre strade (il 93%)? Facciamoli i nomi di questi che dovrebbero fare la differenziata e, invece, non la fanno e mandiamoli in galera, dux dixit.
Non basta fare proposte per iscriversi di diritto alla categoria dei "fattivi", dei "propositivi" e non a quella dei "criticoni" come me, se poi le proposte sono delle sonore minchiate e qualcuno deve pur sempre esserci a controllare le boiate!
Sono nelle altre strade (il 93%)? Facciamoli i nomi di questi che dovrebbero fare la differenziata e, invece, non la fanno e mandiamoli in galera, dux dixit.
Insomma c’è qualcosa che io non so e che, come cittadino, dovrei sapere?
Ditemi!!
"Sai solo criticare!" mi ha accusato l'autore della proposta demenziale. La critica è di per sé propositiva: "propone" che della cosa criticata non si faccia nulla perché è una boiata.Non basta fare proposte per iscriversi di diritto alla categoria dei "fattivi", dei "propositivi" e non a quella dei "criticoni" come me, se poi le proposte sono delle sonore minchiate e qualcuno deve pur sempre esserci a controllare le boiate!
P.S. Oggi, giugno 2018, lo stesso aspirante politico ci comunica su facebook che lui di sua iniziativa, da oggi, farà la raccolta differenziata, perché "Che ci vuole a fare la differenziata?" OMG!
Mi scusi, il 76% di differenziata non significa che il 76% della popolazione la la differenziata, ma che il 76% di rifiuti risulta differenziato. Buona sera
RispondiEliminaLei ha perfettamente ragione. In mancanza dell'altro dato, la percentuale degli abitanti, ho ritenuto di poterli assimilare, considerando, forse erroneamente, che non possono discostarsi sensibilmente. Ma, se lei è in possesso della percentuale o ritiene che i dati siano molto diversi me lo faccia sapere. Grazie.
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