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Visualizzazione dei post da febbraio, 2025

Abbiamo aspettato tutti questi anni per sentirci dire parole di buon senso e vere dal sindaco attuale?

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Dell'italiano raccapricciante del titolo inutile occuparsi. Abbiamo aspettato tutti questi anni per sentirci dire parole di buon senso e vere dal sindaco attuale? Sette anni hanno aspettato gli orgogliosi - ma lo sanno che l'orgoglio è peccato? - per farsi dire dal sindaco appena eletto che le raccolte di firme e i gesti plateali - la restituzione delle tessere elettorali, il viaggio a New York, sedersi dietro il camion dei traslochi ospedalieri parcheggiato a goffamente rievocare una improbabile piazza Tienanmen castelvetranese - non servono a niente se non si hanno santi in paradiso, nel senso che la questione ospedale è un problema squisitamente politico che si risolve con la politica e non con le piazzate. C'era bisogno? Noi lo sapevamo già allora! Quelli del comitato, accecati dall'orgoglio, cosa pensavano, invece? Pensavano davvero che, raccogliendo delle firme e mandandole al proprio vecchio professore di giurisprudenza e presidente della repubblica Mattarella,...

Nina Simone. Che ne sanno i fascio-razzisti della poesia che emana da e insuffla le lotte dei neri per l'emancipazione, loro che sono sempre dalla parte degli oppressori?

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Ascoltate mentre leggete, ma anche fate come vi pare!      Mi chiedevo, alcuni giorni fa, su facebook condividendo un video di Nina Simone che canta "Ain't got no, I got life": che ne sanno i fascio-razzisti della poesia che emana da e insuffla le lotte dei neri per l'emancipazione, loro che sono sempre dalla parte degli oppressori?      "Ain't got no" di Nina Simone può essere considerata un'alta espressione poetica dell'acquisizione di consapevolezza da parte di tutti quelli che subiscono discriminazioni sociali per arrivare al gesto finale della ribellione contro l'ingiustizia. La semplicità del testo e della musica aggiungono altezza alla poesia che sembra un piccolo miracolo espressivo.      "Ain't got no" di Nina Simone ha una struttura semplice e quasi minimalista, sia nel testo che nell’arrangiamento musicale, per trasmettere un messaggio di presa di coscienza e di resistenza.      Il passaggio dalla condizione di oppr...

Lettera a un amico vecchio comunista (Non ama essere definito vetero-comunista!) pro putin, anti-america.

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     Pacifisti del cazzo, manifestate anche contro Putin se veramente volete la pace. La guerra si fa in due.      Io sono certamente un estremista "unapologetically pro-democracy" (noi che amiamo l'America parliamo anche americano). Un estremista della ragione.  I vetero comunisti brezneviani pro-putin sono degli ipocriti quando fingono di essere i soli pacifisti degni di questo nome. Sono solo degli anti-americanisti per partito preso. Qualcuno crede di avere la verità in tasca, senza nemmeno rendersi conto dell'impossibilità di  essere obiettivo per un "soggetto" che, in quanto tale, può solo allevare pensieri soggettivi.  L'oggettività è di Dio, per chi ci crede. Non certo di un poveraccio che afferma, senza neanche un po' di rossore o vergogna, che lui è "obiettivo", al contrario di tutti gli altri, perché lui giudica solo i fatti. Ragionamento da teenager mai cresciuto, che non si rende nemmeno conto che i fatti cambiano a secon...

Lettera a un amico, fascista d'altri tempi, quando il suo nemico era l'URSS di Togliatti, ma anche l'America che aveva sconfitto il fascismo.

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La cosa più ridicola è quel simbolo della falce e martello. Come se Putin o anche la vecchia URSS avessero qualcosa di comunista. Solo delle dittature oligarchiche capitalistiche. Per questo piacciono a fascisti e vecchi comunisti. Lettera a un amico, fascista d'altri tempi, quando il suo nemico era l'URSS di Togliatti, ma anche l'America che aveva sconfitto il fascismo. Anti-capitalisti e anti-comunisti erano i fascisti. L'hanno sequestrato  allora ed è rimasto là, quando i comunisti togliattiani guardavano all'URSS, che contribuì a sconfiggere il nazismo, come al modello di società comunista e giusta. Putin, come tutti quelli che l'hanno preceduto, è un oligarca che, insieme ad un pugno di altri ricchissimi oligarchi, governa, all'insegna dell'accumulo capitalistico dei privati e dello stato, un grande popolo che avrebbe meritato ben altra sorte politica, e rappresenta la negazione anche della democrazia.  Tutte caratteristiche che condivide con i fa...

Ancora oggi si agitano, gli Orgogliosi, questa volta in coordinamento con l'azione del sindaco di ricerca di quella autorevolezza finora mancata, e minacciano di occuparsi ancora della "difesa dell'ospedale"

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Non li possiamo sentire più quelli che da sette anni si agitano scompostamente e, soprattutto, inutilmente. Non li possiamo sentire prendersi meriti e onori per una settennale battaglia FALLIMENTARE. Sette anni di inconcludenza, di errori di sciocchezze (il volo a New York per incontrare il presidente della regione siciliana!!), di raccolte (due! Quando si dice che "perseverare è diabolico) firme destinate all'insuccesso!! Giovanni Lentini sindaco di Castelvetrano a Marzo '24, in campagna elettorale, affermò che fu l'autorevolezza, la mancanza di essa, che impedì ad Alfano di ottenere qualcosa, lui grillino, dal viceministro anche lui grillino per il nostro ospedale. Strano che non abbia imputato anche agli Orgogliosi, che da sette anni sprecano il loro tempo e quello di dodici mila castelvetranesi che sono andati a firmare, fiduciosi che quei personaggi, politici e professionisti della Castelvetrano che conta avessero "l'autorevolezza" neces...

O si smette di votare per la politica predatoria - del territorio, della sanità, delle ricchezze - della Destra e si comincia a lottare per un vero welfare sanitario o non avremo mai abbastanza santi in paradiso, mai.

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       A Castelvetrano i cittadini, sempre sudditi degli spagnoli prima e della mafia dopo, hanno sempre conosciuto la politica "della supplica":                "Illustrissimo ed Eccellentissimo signor don Carlo d'Aragon, Principe di Castelvetrano, Duca di Terranuova, Marchese d'Avola, Conte di Burgeto, grande Ammiraglio, e gran Contestabile di Sicilia, Governatore di Milano e Capitan Generale di Sua Maestà Cattolica in Italia ..."                "Illustrissimo podestà ..."                 "Don Ciccio, vengo umilmente a chiederle ..."      Poi in democrazia hanno capito che non la conoscenza ma le conoscenze erano la chiave per aprire la porta dei diritti e della corruzione.      La politica dei "santi in paradiso": "Ma tu 'un canusci a nnuddu a lu cummuni?"      Sembra che, per risolvere la questione osp...

Il sindaco e la politica delle relazioni sociali e politiche ovvero quella del "ma tu 'un canusci a nnuddu?" Ovvero dei "Santi in paradiso!" La questione ospedale

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     Di questa intervista del marzo 2024 altri hanno già sottolineato, in questi giorni, la leggerezza detta dal sindaco sulla presunta occasione perduta - "e questo in altri tempi non sarebbe successo" dice Lentini - dai grillini,  per l'ospedale,  quando ministro della salute era un grillino.      "Qualcuno dirà "Ma la sanità dipende dalla politica regionale! No, non è così, perché un intervento del ministro della salute avrebbe avuto il suo peso, il suo valore." Lentini Infatti, lo dico anch'io.       È la regione che fa i piani sanitari per la Sicilia e, no, l'intervento del ministro nazionale, neanche costituzionalmente giustificabile, non avrebbe avuto sortito granché.      Quella che segue è la clip in cui il sindaco parla di come risolvere il problema della mancanza di autorevolezza della giunta Alfano. Nella trentennale maratona che ha portato Castelvetrano al dissesto finanziario, quel povero Alfano ha...