Qui pro quo. Da 'equivoco' a 'corruzione' il passo è breve!





Tra le espressioni che, labilmente, sono rimaste aggrappate alla nostra memoria di ex liceali classici, c'è sicuramente "Qui pro quo".
In Italiano si rende benissimo con "malinteso", "incomprensione", che rendono bene il concetto di "scambiare" un "qui" per un "quo", un piccolo errore grammaticale, un nominativo per un ablativo!
Il concetto di scambio o sostituzione si ritrova anche, nella farmacologia medievale, nel nome di una lista di farmaci sostituibili l'uno con l'altro, Qui pro quo. Ma altre forme sono Quid pro quo e Qui pro quod.
Un po' lo stesso significato di "Prendere fischi per fiaschi" o "lucciole per lanterne". Insomma scambiare qualcosa con un altra.
Anche nel "quid pro quo" degli Americani si può rintracciare il concetto di "scambio", ma più materialistico, quello che noi italiani renderemmo con un "Do ut des".
Esiste, infatti, in America anche un "Quid pro quo harassment", le molestie che, per esempio, esercitano sulle impiegate (talvolta sugli impiegati) certi datori di lavoro per avere dei favori sessuali in cambio di vantaggi professionali.





Di questo è accusato il presidente Trump nel processo di impeachment avviato alla Camera dai democratici.
Di avere promesso aiuti e assistenza militare al Presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky in cambio di informazioni compromettenti sul suo rivale politico Joe Biden alle elezioni politiche del 2020.
Quid pro quo, come si può capire, è un'espressione latina che non aiuta le masse americane a capire esattamente la gravità dell'accusa. Non per niente i democratici hanno, da qualche tempo, cominciato a usare il termine più comprensibile ai più e legalmente più incisivo di "bribery", corruzione. Il quid pro quo non è un reato.




Come finirà il processo di impeachment?
Al contrario che alla Camera dov'è sufficiente una maggioranza semplice, quando arriverà al Senato occorreranno i due terzi dei senatori per cacciare il presidente in carica. E questo è altamente improbabile, direi impossibile.
Mai nessun presidente degli Stati Uniti è stato rimosso dall'ufficio per impeachment. Non Bill Clinton, nel '99 (a memoria) né Nixon, che si dimise prima del voto che sembrava l'avrebbe "impeacciato".
Serve, ai democratici, per logorare la destra e Trump in vista delle elezioni del 2020 piuttosto che a liberarsi di Trump.

Certo, spero sempre che al momento del voto di impeachment un numero sufficiente di senatori repubblicani abbia un sussulto di pudore e voti contro Trump. Ma, si sa, chi di speranza vive...


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