Il signor Papania ha scritto un commento a un mio post
Il
signor Papania ha scritto un commento a un mio post in cui accusavo i
quattro consiglieri Martire, Stuppia, Viola e Milazzo di aver fatto
una scelta pessima aderendo al suo Vìa.
Signor Papania, con il
suo intervento ha mortificato e svalutato i quattro consiglieri ai
quali le mie critiche erano rivolte. Lei pensa che non siano in grado
di rispondere personalmente delle loro scelte? Pensa che appena fatto
l'ingresso alla sua corte abbiano già bisogno di un tutore? Pensa
che siano dei burattini nelle sue mani?
Non
vedo quali siano le mie affermazioni prive di fondamento. Ma il
signor Papania si guarda bene dal dire quali sono. Quanto agli
insulti che io elargirei non vedo quali siano né il signor Papania
si premura di precisare. Non l'ho minimamente insultato. Ho solo
scritto il suo curriculum politico-giudiziario, che si può trovare
semplicemente gugolando "papania" sul web. Meno male che
ammette che ha commesso degli errori "per i quali le giuste sedi
hanno svolto il loro lavoro" (i tribunali).
Con la tipica
arroganza di un ex senatore "Lei non sa chi sono io", dice
che non è a me che deve spiegare i suoi progetti politici. E se non
li spiega agli elettori come me a chi? Agli adepti della sua setta
soltanto? Cos'è? Una loggia massonica o un progetto politico
democratico che tutti hanno il diritto di conoscere?
Caro
Papania i tribunali non sono lì per giudicare i politici. I giudici
sentenziano solo sui politici portati alla barra. Sono invece proprio
gli elettori che giudicano i politici. E non solo, come pretenderebbe
lei, al momento del voto. Sembra che per lei gli elettori possano
solo votare e poi stare zitti e muti. Non funziona così! Gli
elettori votano e vogliono soddisfazione. Ma che cosa posso insegnare
io a un politico di lungo corso come lei, a un vecchio marpione della
politica come lei?
Eppure la sua risposta alle mie accuse è di
una fragilità pari solo alla sua arroganza. Di una schizofrenia
tipica di chi non sa che pesci pigliare: comincia con delle minacce e
finisce con un invito alla serenità! Mah!
Lei, signor Papania,
ha sbagliato indirizzo se pensa che quattro parole di
politichese, per giunta in un Italiano malfermo, possano
impressionarmi come impressionano i suoi cortigiani. Riprovi.
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