Boicottare Amazon? Non è solo inutile, è sbagliato.




Non sono battaglie perse. Non solo. Sono delle lotte tanto naif quanto velleitarie che non meritano neanche di passare per battaglie di giustizia sociale o economica, tanto miopi e sbilanciate sono le motivazioni e tanto inefficaci i mezzi. Quindi il problema dei lavoratori sfruttati e sottopagati sarebbe nato con Amazon e Bezos? E la lotta organizzata su scala internazionale per le otto ore con il Congresso internazionale socialista tenutosi a Parigi nel 1883? Si lottava contro Bezos? Ed erano contro Bezos le lotte salariali, per la sicurezza sul lavoro, per i diritti sindacali dei lavoratori, per lo Statuto dei lavoratori, per il diritto di ammalarsi, e per la pensione da due secoli in qua? Era una guerra contro Bezos? 

Io pensavo che fosse la sempiterna guerra di classe, una guerra dei poveri contro i ricchi del mondo, contro il capitalismo selvaggio che non tiene, da sempre, in considerazione alcuna i diritti e i bisogni dei lavoratori. Non pensavo che combattere il capitalismo equivalesse a combattere quella posizione dominante piuttosto che un'altra, quel ricco piuttosto che un altro, Bezos o Gates, Sergey Mikhaylovich Brin di Google o Tim Cook di Apple, la Ferrero della nutella o Zuckerberg perché maltrattano, tutti, i loro dipendenti. E perché non sabotare le banche, o le grandi multinazionali del farmaco rifiutandosi di comprare qualsiasi medicina o rifiutando di vaccinarsi? E come sceglieremmo di sabotare o boicottare i fabbricanti di armi, che accumulano fortune impensabili sulla morte degli uomini? Basta che quelli contro le armi non le comprino? Smettiamo di comprare Nutella per combattere il sistema? Ma sapete che «un’indagine dell’Associated Press ha riscontrato nelle piantagioni di olio di palma l’uso di forza lavoro “invisibile” composta da migliaia di lavoratori provenienti da alcuni degli angoli più poveri dell’Asia, molti dei quali subiscono varie forme di sfruttamento, con gli abusi più gravi che includono lavoro minorile e condizioni di schiavitù?» Smettiamo di comprare tutto, dato che l'olio di palma si trova pressoché in ogni prodotto?

E i vestiti, i capi di abbigliamento e la moda in generale e quella Haute in particolare ma anche giù giù fino a Belicittà e il mercatino? Dietro ogni oggetto che compriamo, dietro ogni servizio o prodotto che compriamo c'è sempre qualcuno che si arricchisce facendo sgobbare malpagati dipendenti. Non compriamo più automobili, perché gli operai delle fabbriche automobilistiche vengono trattati come carne da macello? Non prendiamo più gli aerei di una certa compagnia ma non di un'altra per le condizioni contrattuali vergognose a cui sottopongono i dipendenti? 

 

E le scarpe della Nike, e le borse della Vuitton? Smettiamo di comprarle? E Abercrombie & Fitch, Adidas, Calvin Klein, Cerruti 1881, Fila, Gap, H&M, Jack & Jones, Lacoste, Nike, The North Face, Polo Ralph Lauren, Puma, Skechers, Tommy Hilfiger, Uniqlo, Victoria’s Secret, Zara e Zegna che sfruttano la manodopera cinese per il lusso che vendono in occidente? Smettiamo di comprare benzina e gasolio e carburanti perché i padroni del mondo, le grandi compagnie petrolifere, tengono in scacco non solo i loro dipendenti ma l'universo globo? È così che si combatte il capitalismo o qualunque sistema "prenditoriale" o rapace che dir si voglia? Boicottando oggi un ricco e domani un altro per favorire gli altri ricchi? Boicottiamo amazon per favorire ebay? Boicottiamo ebay per favorire aliexpress? 

 

Noi poveri spettatori paganti, un prezzo esorbitante, dovremmo pure partecipare alla guerra di ricchi contro ricchi, a delle guerre commerciali a favore di un padrone contro un altro? 

Dobbiamo metterci a fianco di piccoli prenditori solo perché sono piccoli, anche se trattano i nostri figli come schiavi? Sapete i piccoli per cui dovremmo tifare quanto pagano i nostri figli alle loro dipendenze? Molto peggio di Amazon. Sono cose che tutti sanno ma contro cui non si alza un dito. A parte proprio i grandi distributori come Lidl o eurospin che tengono in regola e pagano i contributi dei propri dipendenti a cui assicurano una paga dignitosa, a Castelvetrano, tutti gli altri imprenditori, negozianti, ditte di edilizia, professionisti, medici, avvocati, tutti, con le rare eccezioni inevitabili, danno degli stipendi da fame, quasi sempre facendo apparire che siano più alti con sotterfugi e illegalità di cui sempre si legge sui giornali. Confidano nel silenzio delle vittime, degli innocenti, nella loro rete inter "prenditoriale" che punirebbe con l'ostracismo a vita chi osasse denunciare il malaffare. Per non parlare degli strumenti leciti messi a disposizione dal potere politico la cui funzione da che mondo è mondo è proprio quella di non disturbare, anzi favorire i padroni perché dove c'è un padrone ricco c'è lavoro. 

 

In prova, stagista, tirocinante, con contratti temporanei. Poi ti pagano per un mese di lavoro l'equivalente di un pacchetto di sigarette e colazione al mattino. Certuni pagano i propri commessi o impiegati o dipendenti per 6 giorni la settimana 12-14 ore al giorno, giorno libero ballerino, da 350 a 600 euro e quelli che ne pagano 700-750 credono di essere dei benefattori. Non è forse un euro o poco più all'ora e contro la cui ingiustizia non c'è un cittadino, un istituzione, che muova un dito, che si alzi a denunciare e proporre dei rimedi? 

     

Io ti consiglierei di non prenderti soverchi dispiaceri per Amazon, ma se è proprio "combattere delle battaglie perse" in partenza ciò che ti piace, se bestemmiare è una cosa che ti vivifica, se vuoi combattere le ingiustizie del mondo facendo fallire Amazon con i tuoi post pateticamente infantili, be', allora, continua così e, anzi, ti suggerisco qui sopra un'infinità di altri bersagli contro cui scagliare i tuoi dardi spuntati. Un altro consiglio mi sento di dartelo. La prima regola per chi si accinge alla guerra è "conoscere il nemico oltre che se stesso". Conoscerne il nome, almeno. Si corre il rischio che il decreto di condanna venga inviato a Besoz piuttosto che a Bezos! E ancora una domanda: perché non consenti a quelli che non sono tra i tuoi contatti di commentare sul tuo profilo? In linea con il tuo atteggiamento di solidarietà?

 

E invece scopro che combattere le ingiustizie è facile come boicottare un ricco a favore di un altro ricco. Facile come rinunciare a "buffi pigiamini hot in puro lattice e biancheria maculata per la comare de Pontassieve". Facile come organizzare un boicottaggio di massa ed efficace da parte di pii illusi che credono di raggiungere, soprattutto di convincere la platea mondiale che pende dai loro post su FB. 

Avevamo uno strumento formidabile per combattere le disparità sociali e non lo sapevamo. Basta boicottare i ricchi che ci sfamano, ci vestono, ci fanno spostare, basta morire di fame, andare in giro nudi a piedi nudi e vivere off the grid. Quando mai una simile iniziativa è stata coronata da successo? Boicottiamo il grano canadese! Viva il grano siciliano! Non compriamo più telefonini per combattere il 5G. Oggi rispettare l'ambiente significa comprare macchine ibride che fanno arricchire i produttori di auto e non intaccano di un'acca l'inquinamento globale. Non c'è un marchio che non abbia tra le sue priorità il rispetto e la lotta per l'ambiente, loro, la causa dell'inquinamento globale. 

E per noi sfruttati, ormai, difendere l'ambiente è comprare quel marchio o quell'altro, boicottare questo o quell'altro partecipando così a battaglie commerciali che non ci appartengono e che niente di buono portano nella nostra vita di ogni giorno. 

 

 

Oggi le condizioni contrattuali e lavorative non si difendono con apposite leggi da fare o che già ci sono, attraverso i sindacati, attraverso la politica, d'altronde impotenti allo stato attuale, ma per iniziativa di qualche singolo sparso nel mondo che decide di boicottare i prodotti del padrone cattivo. Il motto che muove questi velleitari della rivoluzione sociale è "Uniti si vince", che è vero e bello. È la pretesa di "unire" con un post su facebook che non funziona. È la disparità delle forze economiche in campo, padroni contro schiavi, che rende impossibile l'impresa. Lodevole la motivazione, il benessere dei dipendenti amazon, discutibile e vano il mezzo. 

Io sono povero. Compro dove costa meno. Non posso permettermi di fare beneficenza a imprenditori solo perché sono piccoli. È una guerra tra commercianti. Se la vedano loro. Gli euro che risparmio mi servono per sopravvivere ma se proprio dovessi decidere di aiutare qualcuno sarebbe l'emigrato o l'accattone sotto casa. Non solo non tocca a me singolo cittadino correggere le storture di un sistema marcio ma è illusorio che possa farlo.

Non si combatte contro la singola azienda che maltratta i propri dipendenti, significherebbe fare guerra a tutte le aziende. Si combatte e si corregge il sistema che permette alle aziende di maltrattarli.

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