Are you lonesome tonight? Ti senti sola stasera? Elvis Presley, Bobby Solo, Michele, Little Tony
Ascoltate mentre leggete. In fondo le parole con traduzione.
“Are you lonesome to-night”
– allora si scriveva ancora col trattino -, scritta da Roy Turk e Lou Handman nel 1926, fu
registrata da Elvis Presley nel 1960 e fu subito successo. Fu uno dei singoli
più venduti quell’anno. Rispetto alla sua produzione prima della leva militare costituisce,
certo, uno strappo e segna uno stacco dal genere rock scatenato che lo aveva consacrato
nei ’50.
Una ballata gentile e amorevole, lenta e cantata meravigliosamente
bene con quella sua voce piena, profonda, pastosa, sensuale.
Pare che la parte
parlata che divide a metà la ballata ci fosse sin dalla prima incisione. Parole
liberamente ispirate a quelle pronunciate da Jacques nella commedia di
Shakespeare “As you like it – Come vi piace”, Atto II, scena VII: “Tutto
il mondo è un palcoscenico, e gli uomini e le donne,
tutti, non sono che attori. Hanno le loro uscite e le loro
entrate; e un uomo nel suo atto interpreta diverse parti”.
È una ballata melanconica, piena di nostalgia.
Non solo dolcezza e rimpianto per ciò che
avrebbe potuto essere e non è stato, però, ma anche un sentimento di sottile
vendetta e recriminazione, di aspettative deluse, di amor proprio ferito: tutto
in quelle parole del parlato in cui lui l’accusa di avere mentito “Baby, you
lied when you said you loved me”.
Tristezze di San Luigi Saint Louis Blues |
Gli anni ’50, in Italia, sono pieni di fermento da un punto
di vista musicale e non solo. Si veniva da vent’anni di autarchia economica e
culturale regalataci dal fascismo. Niente “prodotti” stranieri e niente jazz,
che Mussolini definiva una “musica negroide e americaneggiante” e fu bandito in
Italia. Il destino si prese un’ironica rivincita con suo figlio Romano,
diventato un valente pianista jazz. Se qualcosa veniva introdotto doveva
comunque passare attraverso il rigido e idiota setaccio della lingua italiana:
così “Saint Louis blues” di Louis
Armstrong diventava “Le tristezze di San Luigi” di Luigi Fortebraccio, in
Little Tony |
Italia cantato dal Trio Lescano. Benny Goodman era, in Italia, Beniamino Bonomo
e amenità continuando. Quando, con la caduta del fascismo, caddero anche le
barriere culturali e musicali c’era una tale fame di novità che il rock e Elvis
Presley fecero un’irruzione frenetica e gioiosa nel panorama della musica italiana.
Bobby Solo |
Il fenomeno degli “imitatori” di Elvis – “Elvis impersonators” – si diffuse pure da noi, e ancora
oggi, nel 2018, resiste e vive nel mondo.
Bobby Solo e Michele furono i più conosciuti. E, infatti, le loro
interpretazioni di Are you lonesome tonight non mancarono. Di solito chi fa una
cover di un successo altrui, cerca di dare alla sua interpretazione anche solo
un piccolo tratto distintivo del proprio stile. Questo era moralmente vietato
per gli “Elvis impersonators” che, al contrario, cercavano di essere in tutto e
per tutto uguali al loro idolo. Anche Bobby Solo e Michele non fecero
eccezione. Vi propongo la versione di Elvis e quelle dei due italiani.
Are you lonesome tonight,
Do you miss me tonight? Are you sorry we drifted apart? Does your memory stray to a brighter summer day
When I kissed you and called you sweetheart?
Do the chairs in your parlor seem empty and bare? Do you gaze at your doorstep and picture me there? Is your heart filled with pain, shall I come back again? Tell me, dear, are you lonesome tonight?
I wonder if you're lonesome tonight
You know someone said that the world's a stage And each must play a part. Fate had me playing in love with you as my sweet-heart. Act one was when we met, I loved you at first glance You read your line so cleverly and never missed a cue Then came act two, you seemed to change and you acted strange And why I'll never know. Honey, you lied when you said you loved me And I had no cause to doubt you. But I'd rather go on hearing your lies Than go on living without you. Now the stage is bare and I'm standing there With emptiness all around And if you won't come back to me Then make them bring the curtain down.
Is your heart filled with pain, shall I come
back again?
Tell me dear, are you lonesome tonight?
Registrato: 1960/04/03
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Sei sola stasera?
Ti manco stasera?
Non ti dispiace che non
siamo più insieme?
Non ti portano, i tuoi
ricordi, ad una giornata d’estate più luminosa?
Quando io ti baciai e ti
dissi “amore mio”?
Le sedie del tuo salotto
sembrano nude e vuote?
Guardi la soglia della tua
porta e mi immagini lì?
Il tuo cuore è colmo di
dolore? Che dici, ritorno?
Dimmi, cara, sei sola
stasera?
Mi chiedo se sei sola
Sai, qualcuno disse che il
mondo è un palcoscenico
E ognuno deve recitare un
ruolo.
Il destino mi ha dato il
ruolo dell’innamorato con te nella parte del mio amore.
Il primo atto fu quando c’incontrammo,
ti amai a prima vista.
Seguivi il tuo copione alla perfezione e non sbagliavi una battuta.
Poi venne il secondo atto,
sembravi diversa e ti comportavi in modo strano.
E non saprò mai perché.
Tesoro, mi mentisti quando
dicesti di amarmi
E io non avevo motivo di
dubitare.
Ma io preferirei
continuare a sentire le tue bugie
Piuttosto che continuare a
vivere senza di te.
Adesso il palco è vuoto e
io sto lì
Con il vuoto tutt’intorno.
E se tu non tornerai da me
Allora lascia che tirino
giù il sipario.
È il tuo cuore colmo di
dolore? Che dici? Torno da te?
Dimmi, amore, sei sola
stasera?
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