Poi vennero le elezioni e le “clientele” poterono liberamente incidere sulle decisioni dei topi che hanno preso il posto del gatto.




Un mio amico, C. P.: Io non ho le risposte ai tuoi interrogativi, ma so che per raggiungere Perugia occorre una intera giornata tra volo Palermo/Roma e poi coincidenze treno con vari scali.Fino a due anni fa Ryanair effettuava due voli settimanali Birgi/Perugia con aereomobili sempre al completo di passeggeri sia andata che ritorno.



Per raggiungere Perugia ( per fare che, poi?🤣) non occorre creare un aeroporto ad hoc. Si può inserire, chiedere la rotta tra quelle di Punta Raisi. Non si fanno gli aeroporti per "comodità" di qualcuno. Pensa quant'è ancora più comodo per un trapanese o un marsalese. Pensa quanto sarebbe comodo un aeroporto ad Agrigento oltre che più opportuno o a Caltanissetta o a Enna! Se poi la rotta per Perugia la istituissimo in un aeroporto creato appositamente, come vorrebbe l'ex-candidato sindaco Giaramita, al Campo d'aviazione di Castelvetrano sarebbe infinitamente più "comodo". Anche questo si sarebbe dovuto calcolare: il ritorno economico di questa rotta per Perugia; quanto valeva il tempo risparmiato da tutti quelli che, come te, dovevano recarsi lì; portava anche turisti, oltre che castelvetranesi e partannesi che andavano e venivano? Chi, da Perugia, ha interesse a sbarcare a Trapani piuttosto
che a Palermo se non quelli locali. Neanche un mazarese troverebbe più conveniente Birgi. Un turista che si proponga di arrivare fino a Selinunte non ha alcun motivo di atterrare a Trapani piuttosto che a Palermo. 
Non voglio essere frainteso! Se fossimo un paese, una regione economicamente florida e commercialmente ricca persino l'aeroporto "cinese" di Giaramita "a lu campiceddu" diventerebbe plausibile. E allora anche Ragusa meriterebbe un aeroporto. Ma noi siamo il fanalino economico d'Italia e abbiamo Birgi e la società che lo gestisce in perenne deficit (4 milioni ogni anno che passa) e i comuni della ex-provincia costretti a tirar fuori soldi (385.000 euro deve, per il passato, il comune in dissesto economico Castelvetrano) per questa o quella compagnia. Il "co-marketing" è il nome del tipo di accordo con Ryanair, sotto accusa da parte dell'europa per violazione delle regole della concorrenza. È stato studiato per aggirare, appunto, le regole che impediscono di
sovvenzionare compagnie aeree private a discapito di altre. Per evitare che risultasse il pagamento diretto a Ryanair, questa ha creato una società apposita, la AMS, che nient'altro fa se non ricevere i soldi dell'accordo con la Camera di Commercio di trapani, la società aeroportuale e il consorzio di comuni, fingendo (è tutto provato e conosciuto, non sono illazioni) di farlo in cambio di inesistenti inserzioni pubblicitarie sul proprio sito web. 





Questo fu tra i motivi avanzati dal Dott. Messineo quando saggiamente si rifiutò, nel 2017, di sottoscrivere di nuovo l'accordo con Ryanair.  





Un altro fu che non c’era evidenza alcuna di una effettiva convenienza economica: “...a fronte degli ingenti oneri economici gravanti sugli enti territoriali sottoscrittori dell’accordo, non vi è alcuna certezza in ordine alle contropartite ottenute in termini di flussi turistici, e soprattutto, non risulta prevista alcuna forma di corrispettività fra oneri e risultati.” 
Messineo aveva detto no anche ad altri carrozzoni elettorali inutili, tanto da scatenare un’ondata di malcontento nelle “clientele”, che si adoperarono per una raccolta di firme per la rimozione del commissario. Poi vennero le elezioni e le “clientele” poterono liberamente incidere sulle decisioni dei topi che hanno preso il posto del gatto.




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