Scandalosa PrimaPaginaCastelvetrano!

 



Sta succedendo, comprensibilmente, un finimondo da quando Prima Pagina C.vetrano ha deciso di pubblicare oggi questo post vecchio di cinque anni che ritrae il candidato sindaco Perricone con la sua squadra assessoriale.

Neanche io mi spiego la scelta di Prima Pagina di postare questo vecchio articolo senza l'ombra di una spiegazione, un suggerimento, una motivazione. Una strana e deprecabile mossa editoriale. 

Anch'io ho pubblicato la stessa foto dell'articolo in questione in un recente post del mio blog, ma era accompagnata, almeno, dalla notazione che due attuali candidati sindaci ci riprovano per la seconda volta e la prima fu come assessori designati dell'allora candidato Perricone. 

Questo è un fatto a conoscenza di tutti. Eravamo tutti qui. Non è che i fatti si possano rimuovere! 






Non è legittimo per il cittadino farsi delle domande? Non necessariamente maliziose!

Io, per esempio, di quel gruppo in foto conosco personalmente e, direi, bene, tre persone sulla cui onestà mi sentirei di giurare. L'avv. Messina, tanto per fare nomi, l'avv. Lentini, Rosa Alba Monteleone sono persone al disopra di ogni sospetto e sarebbe amaro e sconfortante che qualcuno insinuasse qualcosa di diverso. 


Ma rimane il fatto che delle persone per bene e al di sopra di ogni sospetto si sono unite in una squadra politico assessoriale per governare la città, non per fare una briscola al bar, con una persona poi accusata di "mafia". Ma allora qual è la domanda e qual è la risposta. 

Quanto "intimi" erano i rapporti tra queste persone e Perricone che fu arrestato e di cui non so nemmeno la sorte successiva, sospettato di far parte di una loggia massonica ecc. ecc.?

Erano a conoscenza di qualcosa?

Ne facevano parte?

Erano del tutto inconsapevoli di quello che il loro candidato sindaco fosse e facesse? 

Domande coerenti e legittime oltre che inevitabili.


Quelli che decidono di scendere in campo, di diventare personaggi pubblici, gli aspiranti governanti sanno che, così facendo, saranno sottoposti a uno scrutinio meticoloso e, a volte, impietoso. 

Inutile fare le verginelle e indignarsi per la possibile "insinuazione" costituita da quell'articolo rispolverato dopo 5 anni. 

Ognuno ha la bocca e gli strumenti per chiarire qualsiasi cosa.

Io mi sono poste le stesse domande e, senza
bisogno di pensarci, ero sicuro che erano del tutto estranei.

Che, però, non è una buona cosa. Certo meglio che essere complici.

Ma non depone a loro favore questa "inconsapevolezza". 

Questo non aver capito niente di niente di un personaggio, che prima di candidarsi aveva passato due anni ad attaccare i commissari. Uno che ogni volta che pioveva andava a posizionarsi sui tombini della stazione accusando Caccamo di non aver dato l'allerta meteo. Che scriveva all'allora Ministro delle interiora Salvini lettere aperte (pubblicate sui giornali locali) in cui accu-denunciava tutti e tre i commissari di essere dei comunisti e lo avvisava, Salvini, che sul loro profilo Facebook i tre comunisti criticavano l'onorevole ministro.


 Questo è l'orrore politico, per me. In questo sta la gravità della loro scelta. Come si sceglie di stare con persona di questo livello culturale e politico, prima di qualsiasi altra cosa? Prescindendo dalle accuse successive.

È meno grave se si è trattato di una scelta politica e morale consapevole? 

Mettersi al livello della moralità di Salvini? 

O al livello pre-politico, meschino,  di una persona che denuncia o, meglio accusa, come si fa alle elementari tra bambini, degli avversari politici per essere di diverso avviso ideologico. Questo è essere dei pre-culturali, come Salvini. 

Questo io volevo sottolineare pubblicando quella foto nel mio blog. 

Va bene, non erano complici, ma sono stati ingenui.

È una qualità l'ingenuità in politica?

Primapagina ha, comunque, il dovere morale e professionale di chiarire il suo intento. Questo sì. 

Tutto il resto, con tutta questa gente di dubbia moralità e provenienza ad accorrere a difendere l'onore dell'avv. Lentini o dell'avv. Ficili, i quali l'onore se lo difendono benissimo da sé senza che la feccia lo faccia, avrei preferito non vederlo. 

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