Un paesello felice

 


 

Un paesello felice, non un comune in dissesto e di recente sciolto per mafia!

Mancano solo un po' di organizzazione negli uffici e delle navette tra le frazioni e il centro commerciale e il centro storico.

In fondo non ci manca niente. Abbiamo molto: il mare, il sole, Selinunte, Gentile.
Manca solo qualche aiuto ai nostri prenditori dell'accoglienza e del commercio, alle associazioni cattoliche, alla squadra di calcio, delle agevolazioni a chi vuole aprire un bar nel sistema delle piazze, ché tutti stiamo aspettando con ansia che si apra un bar in piazza Spaccio, ed è fatta.

Un paesello felice. Non esistono la mafia, non l'imprenditoria mafiosa, non esistono le categorie deboli, quelle che per vivere dipendono dalla maggiore o minore rapacità del padrone che si arricchisce, la stragrande maggioranza della comunità cioè, quegli stessi che una volta avevano un partito a rappresentarli e sono orfani oggi: impiegati, operai, commessi, braccianti.

La riorganizzazione degli uffici comunali è un ritornello della propaganda elettorale che si sente da trent'anni. Da quando, cioè, si sarebbe dovuta realizzare.
Bisogna ammettere che la rivoluzione "numerica", "digitale" in Italia, colse tutti di sorpresa e impreparati. Sono fenomeni culturali che richiedono un adeguamento lento, spesso di più generazioni, soprattutto se non si comincia subito e non si hanno i fondi necessari per attuare la rivoluzione informatica.

Ecco, noi siamo molto indietro, come testimonia il fatto
che il tema ritorni ad ogni elezione.
Così indietro che un candidato l'ha posto tra i "valori", così ha deciso di definire i suoi punti programmatici, della sua proposta: la digitalizzazione, attraverso la quale si ripromette di combattere
«la corruzione amministrativa, maladministration, be' non proprio la corruzione, piuttosto il malessere organizzativo che può creare delle condizioni corruttive, non nel senso penalistico del termine, nel senso di malessere organizzativo, di sacche di inefficienza.
Ecco vorrei combattere l'inefficienza organizzativa con l'informatizzazione

Verrebbe da pensare che la mafia e i corrotti abbiano avuto un ruolo nel rallentare l'implementazione di questo "valore", l'informatizzazione.

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