L'ultimo chiodo sulla bara delle mie speranze.


 Da vent'anni ho perso totalmente qualsiasi residua fiducia nelle magnifiche sorti e progressive del nostro pianeta. Tanto che mi meraviglio come ancora abbia voglia di lottare e battermi per il cambiamento. È, capisco, solo inerzia. La forza dell'abitudine, senza nemmeno la necessità di un pungolo di speranza.

Ma perché solo vent'anni fa? Eppure il mondo aveva sempre, sin dagli esordi, mostrato segni inequivocabili di irredimibilità. Da sempre il mondo è governato da pagliacci psicopatici, da Pilato a Nerone, da Caligola al Principe Carlo D'Aragona, da mussolini e Hitler a Bolsonaro, da Trump a Grillo e Renzi, da Pol pot a Mao, da Boris Johnson a Kim Jong Un, da Bokassa a Robespierre, da Stalin a Breznev fino a Putin. Da sempre la verità risulta di difficile presa. Da sempre esiste una verità e i suoi negazionisti: "le camere a gas dei lager tedeschi" e "No non è niente vero, è solo un'invenzione", "la spagnola con i suoi cinquanta milioni di morti" e "Il covid non esiste!", "Le torri gemelle abbattute dagli arabi" ma anche no, "Furono gli americani". A volte ci prende il dubbio che noi in realtà non esistiamo e siamo solo un'invenzione. Ma, si sa, la speranza è ciò che ci fa sopravvivere.

Ma ciò che successe vent'anni fa ha piantato l'ultimo chiodo sulla bara delle mie speranze.

Nessuna guerra, nessuna catastrofe, nessun dittatore, vent'anni fa furono due festeggiamenti a farmi perdere fiducia nella redimibilità degli uomini.

Due feste per accogliere il nuovo millennio. Ma un nuovo millennio non può iniziare due volte. Un millennio inizia una sola volta come tutte le cose. Non c'è nessun "Ciac, si rigira!"

Eppure è questo che successe. Si festeggiò il 21esimo secolo, il terzo millennio due volte. L'umanità decise che il terzo millennio cominciava due volte, una prima alla mezzanotte del 31 Dicembre 1999 - 1 Gennaio 2000 (all'apparizione del magico numero 2) e la seconda volta alla mezzanotte del 31 Dicembre 2000 - 1 Gennaio 2001.

Presumevo, allora, che chiunque fosse andato alle elementari potesse agevolmente, con un semplice conto, saperlo.

Mai presunzione fu così platealmente smentita. Il 21esimo secolo fu festeggiato due volte.

Non ho neanche voglia di indicare qui quale data fosse quella giusta anche se non presumo più che chiunque sia andato alle elementari possa saperlo, perché non è utile ai fini del mio discorso.

Almeno su questo tutti possono essere d'accordo (chissà, poi?): un anno inizia una sola volta e quindi si può festeggiare solo una volta.

Ora perché dovrei meravigliarmi, oggi, se c'è gente che stravede per Renzi, se Draghi riesce a fare il capolavoro di un governo di zombie disonesti che hanno portato alla rovina del nostro paese, di personaggi che speravamo mai più ritornassero dal buco nero degli anni horribiles dell'era berlusconiana, se ci ritroviamo ancora quella mezza sega di Brunetta la pugnetta e compagnia vomitando?

No, non mi meraviglio neanche un po'. 

Non mi meraviglio per niente che dei duri e puri e honesti si rotolino ora come maiali nella melma del sistema che combattevano, per un ministero.

Nessuna meraviglia. Mi sarei sorpreso del contrario.



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