Il male è democratico e non distingue tra colti e ignoranti.
L'istruzione è un diritto di ognuno e costituisce uno strumento di consapevolezza e sopravvivenza per tutti e soprattutto per i più deboli, i quali grazie a essa si troveranno meglio nella vita e nelle relazioni, potranno costruire un futuro migliore per sé e i propri cari. Gli eviterà di vivere penosamente come dei "fuori casta" ai bordi, se non fuori, di una società che non ha pietà per gli sprovveduti. L'istruzione si può considerare il minimo sindacale della cultura, no? Certo ci si può spingere a fare dei distinguo tra cultura vera e nozionismo e così via. Il problema è che queste categorie sono difficilmente individuabili e inquadrabili in maniera esatta, scientifica. Dietro questa distinzione c'è un'idea che condivido, non lo nego: la cultura può essere sviluppata da persone intelligenti, capaci di creare un'internet delle loro conoscenze e trarne risultati originali come da un database. Il nozionismo è la "cultura" dei pove...