Pensate che hanno bisogno, per gli incontri con quelli che devono convincere a sborsare il denaro, di due avvocati specializzati

Presenti il presidente di Airgest, Salvatore Ombra, il presidente di Confcommercio  Trapani, Giuseppe Pace, quello di Sicindustria Trapani, Gregory Bongiorno, il vertice dell’ordine dei dottori commercialisti di Trapani, Mario Sugameli, e quello dei Consulenti del lavoro di Trapani, Leonardo Giacalone e ancore quello della CNA Trapani, Luigi Giacalone e in rappresentanza dell’ordine degli avvocati di Trapani, Giuseppe Marabete. Anche due esperti per la verifica giuridica delle strategie di azione comuni. L’obiettivo è quello di verificare la legittimità di un’azione di co-marketing, finanziata in parte dalla Regione e in parte dai Comuni del territorio


Mi chiedo se a Castelvetrano l'opposizione segua con attenzione lo sviluppo di questa vicenda che è più seria e più ridicola di quanto sembri. Spero che il Pd e Obbiettivo Città, che finora hanno svolto bene le funzioni che la loro posizione gli attribuisce, tengano sott'occhio i comportamenti e gli atti del nostro comune, dove non abbiamo neanche i soldi per il pane. Naturalmente spero che siano anche dalla mia parte: intransigentemente contrario al più anti-economico, al più campanilistico, al più inutile aeroporto del mondo conosciuto.

Sono sicuro che Monica Di Bella e Enza Viola possano informarci sull'ammontare del debito di Cvetrano nei confronti di RyanAir, sulle intenzioni e le posizioni dell'attuale maggioranza al riguardo! Sarebbe interessante per i cittadini conoscere lo svolgimento di questi incontri per far "rinascere il morto". Sapere quanto hanno speso e quanto gli toccherà spendere in caso di decisioni scellerate come quelle del passato. La nostra collocazione geografica, oltre che il nostro dissesto, non rendono conveniente questo "affare"!! Vi sarei grato se voleste monitorare la vicenda. Sono sicuro che lo farete, a prescindere dalla vostra posizione sul punto.

Pensate che hanno bisogno, per gli incontri con quelli che devono convincere a sborsare il denaro, di due avvocati specializzati che li rassicurino che tutto sia fatto secondo legge. Specializzati nel fare apparire come spese per la promozione territoriale quello che è, a tutti gli effetti, un aiuto di Stato a un vettore. In che senso?

La legge, in Europa, vieta agli Stati di pagare delle imprese private, delle compagnie aeree a discapito della concorrenza. Concorrenza sleale si chiama, infatti. Per i passati vent'anni hanno pensato di aggirare questo divieto con lo stratagemma del "co-marketing": noi i soldi glieli diamo lo stesso però facciamo finta che non servono per far atterrare Ryanair nel nostro aeroporto ma per "altro"! Per rendere più credibile la cosa (incredibile!) Ryanair costituì una società appositamente per questo scopo: la società irlandese Airport marketing services limited ( Ams), unica licenziataria sul sito web di Ryanair. A questa andavano i soldi delle regioni che stipularono un contratto di co-marketing con Ryanair. Questa società, in cambio dei soldi, avrebbe dovuto fare una campagna di promozione del territorio: ma, dato che era una società "per finta", finta era anche la promozione del territorio. 

Con questo stratagemma, che anche al più sprovveduto dei cittadini sembra una cagata pazzesca, per anni hanno tenuto in scacco le procure e le commissioni europee e fatto spendere ulteriori soldi per processi e ricorsi e ... Sono state portate a processo le regioni e i paesi che hanno fatto questi contratti fasulli e l'ultimo che ricordo portò alla condanna di Ryanair a restituire alla Francia otto milioni e mezzo di euro di aiuti illegali, ricevuti grazie al co-marketing.

Ora, queste cose non le so solo io. Le sanno anche quelli che partecipano agli incontri organizzati da Ombra e vogliono, legittimamente, avere delle riassicurazioni. "Non è che andiamo a finire tutti in galera?"
Ecco spiegata la necessità della presenza dei due avvocati "specializzati", che spero siano più bravi di quelli che hanno difeso Ryanair contro lo stato francese e le hanno prese di santa ragione. 
Il rimpianto commissario Messineo che fu alla guida di Trapani per due anni, si rifiutò sempre di firmare questi accordi che lui aveva il sospetto che fossero truffaldini. Ne spiegò in maniera limpida le ragioni. Quando se ne andò, a fine mandato, i birgisti (tutto l'arco politico) tirarono un sospiro di sollievo. Via il gatto, dentro i topi della politica populista e clientelare. Se volete leggere le motivazioni di Messineo cliccate sul link sotto.


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