E io la monitoro e la pungolo, Sig. Sindaco Enzo Alfano. Che ci dice dei pescatori e dei triscinari?
"Voglio essere monitorato e pungolato da chi mi vota.
La trasparenza e il bilancio partecipato
sono punti importanti del programma.”
Enzo Alfano, ci renda partecipe delle sue idee guida. Ci faccia capire
cosa sta facendo con queste visite a chiese e benedizioni di cortei
pagani, con la sua iniziativa "culturale" al Liceo Classico
piuttosto che al pedagogico o al commerciale.
Ci faccia capire come
sceglie le priorità. Ci sono dei suggeritori? C'è un criterio?
Perché la farlocca pulizia del cimitero? Davvero pensa che un
sindaco che si fa fotografare con la ramazza in mano sia la cosa che
i castelvetranesi aspettavano con ansia. Lei cosa pensa della
demagogia? Lo sa cos'è? Gliel'hanno suggerito di andare dai
pescatori di Selinunte per ascoltare le loro lagnanze e richieste?
Qualcuno
dei suoi accompagnatori le ha raccontato dei drammi che vivono
quei triscinari la cui casa è stata demolita o lo sarà? Si è posto il
problema di come porre fine a questo scempio di soldi pubblici, a
questa distruzione inutile di risorse materiali e umane. Ha pensato
di farci conoscere la sua posizione, la sua idea di cosa bisogna fare per
rimediare agli squarci irregolari che verranno a crearsi dove si
"ruspa"? Si affiderà a quel vago studio, incerto, e solo
formale, del dottorando in "Urban and regional development"
(con l'Inglese pensano di impressionare di più) Luca Lazzarini, uno
studentello che sembra abbia fatto uno "studiolo" sulle tre
ecologie di Triscina ma non su come recuperarle dopo una distruzione
a scacchiera del villaggio. Il commissario Caccamo avrebbe potuto
impegnarsi un po' di più in questa materia. Ma tant'è! Adesso
abbiamo i salvatori, i rivoluzionari, che apriranno Castelvetrano
come una scatola di tonno.
Potrebbe anche,
date le premesse rivoluzionarie del suo movimento, opporsi a tanta
dissennatezza delle ruspe sulle case di povera gente che ha fatto
rimasta l'unico capro espiatorio
in un sistema politico del tutto corrotto e colpevole. E, badi bene
Sig. sindaco, non si tratta di chiudere un occhio sulla illegalità.
Perché non è affatto scontato, non è per niente assodato che sia
legittimo abbattere quelle case. C'è una gran quantità di studi, di
ricorsi, che sostengono che ci siano le condizioni per dichiarare
illegali, oltre che inutili e dannose e costose, le "ruspe".
Ha telefonato a Musumeci per sollecitare una soluzione alla gestione
dei rifiuti. I suoi collaboratori glielo ricorderanno che ogni
mattina dovrebbe fare questa telefonata di "pungolo" a
quello che doveva rendere la Sicilia "bellissima"? O pensa che basti una preghiera ogni mattina a Santa Rita?
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