Piazza Carlo d'Aragona diventata Piazza Spaccio?





Il video è quello sotto.

Il sistema delle piazze diventato per diversi mesi piazza di spaccio? E ci è stato tenuto nascosto?

Per mesi? Quali mesi? Quale anno?




Secondo Alessandro Quarrato c'è una "percezione" di insicurezza palpabile a Castelvetrano e "i genitori hanno paura a portare i figli a fare una passeggiata" nel sistema delle piazze.

Io passo ogni giorno , mattina e/o pomeriggio, dal sistema delle piazze.
E, sì, è abbastanza vuoto, ma perché dovrebbe essere pieno? Si vede che la gente ha altro da fare che perdere tempo nel sistema delle piazze, magari è in altri posti altrettanto gradevoli all'area artigianale!
Vuoto ma assolutamente gradevole, quel silenzio e quella quiete si addicono a quegli edifici storici e alle chiese sconsacrate e no.
Certo, si vedono sempre dei giovani sui gradini della chiesa, alla sera con qualche scioppetto di birra, e altri adulti di fronte che si godono l'ombra dei ficus beniamina seduti ai tavoli di un circolo i quali, pure, magari, ogni tanto ordinano al cameriere qualche aperitivo o cognac. Cosa c'è che non va? Se il problema è l'alcolismo non si combatte facendo sloggiare i ragazzini dai gradini della sedia.
Un po' di erba o fumo non sono la rovina dei giovani in sé e per sé. La loro rovina è la mancanza di lavoro. È l'essere abbandonati a se stessi nei ghetti da dove evadono per svagarsi come possono, visto che il comune o lo stato non gli trova un lavoro, ma nemmeno gli crea dei luoghi di ritrovo sani.





Ora Ficili ci informa che per mesi piazza Carlo D'Aragona era diventata Piazza Spaccio. Spaccio di che? Cocaina? Eroina? Fumo? Estasi? Fentanyl? Spaccio di che? Cosa fanno le forze dell'ordine per combattere il fenomeno? Il fentanyl, l'eroina, la cocaina e l'alcol portano alla morte. Sono cose serie.

Per dirci queste cose, presumo che l'avv. Ficili, competente e campione della lotta alla corruzione, abbia notizie da fonti ufficiali, dati e cifre, denunce e provvedimenti delle forze dell'ordine.
Allora sarebbe suo dovere fornire dettagliate informazioni su questo fenomeno e dati che dimostrino la realtà di ciò che afferma.

Il precedente prefetto, scomodato da qualche titolo allarmistico dei fogli locali, qualche mese fa ci aveva rassicurato che non solo non c'era alcun allarme microcriminalità ma che, anzi, le cifre dei reati erano calate. Che figura!



Vedo però che si insiste su queste paure, razziste più che altro.

I nostri locali giovani diseredati e ghettizzati ci hanno abituato
negli anni a continui da episodi di micro-criminalità che mai aveva suscitato questa paura.
Microcriminalità. Piccole cose, vandalismi ecc.
Lo sa anche Ficili che a Castelvetrano non esiste altra criminalità che la Mafia (1° comandamento), la quale mal sopporta i giovani perciapagghiara, che rischiano di attirare attenzione non gradita al grande business mafioso.
Lo sanno.
Perché fanno finta che, solo perché non c'è più MMD, che da tempo, peraltro, non era più operativo per malattia, è finita anche la mafia?
Ficili pensa che la mafia sia morta con MMD? Ce lo dica! E se spaccio c'è è quello della mafia locale o estera ma sempre autorizzata dalla prima.



Razzista, dicevo, perché questa "percezione" (PERCEZIONE!), in realtà, è da associare alla presenza, mal sopportata da molti locali, di immigrati in generale, e più specificamente di giovani accolti in un centro di accoglienza all'area artigianale, giovani in cerca di fortuna o di asilo.

Il primo articolo di allarme immigrati era il racconto di un "piccolo" razzista che raccontava di come lui, coraggiosamente avesse allontanato in malo modo un giovane immigrato che si era permesso (Lesa maestà!!) di rivolgere dei "complimenti" a una ragazza nostrana e aveva avuto, inoltre, l'ardire di chiederle di uscire con lui! E si chiedeva: Ma i controlli?

L'articolo, si fa per dire, che ha dato la stura al razzismo
dei castelvetranesi migliori



Anche ad Alessandro Quarrato vorrei chiedere la stessa cosa, se cioè pensa che la mafia sia morta con MMD.
Ma anche da dove nasce la sua affermazione che la "percezione di insicurezza" della gente è innegabile! Capirei meglio se dicesse che è lui che si sente insicuro, ma come fa a dire che anche gli altri condividono la stessa sensazione? Ha fatto un'indagine con un campione significativo della popolazione castelvetranese, ha chiesto ai suoi familiari e amici? O semplicemente proietta. Ha dei dati, notizie dalle forze dell'ordine, dal prefetto.
Le percezioni sono una cosa troppo soggettiva per imbastirci una campagna giornalistica e investire tutti i candidati di un problema che, magari, è solo suo di Alessandro.

Ho attraversato tante volte la piazza Spaccio, di giorno e di sera. Non mi sono mai sentito in pericolo. Ragazzi sui gradini della chiesa da un lato e distinti signori dall'altro che si svagano e si godono la piazza.
Ci porterei i miei bambini a qualsiasi orario. Sono sicuro che anche Alessandro ce li porterebbe i figli in piazza, di giorno. Ma perché portare i figli piccoli a fare una passeggiata in piazza Spaccio la sera quando i bambini devono essere a letto, se è il buio della sera che spaventa? I bambini son al sicuro solo nel loro letto di notte!

Ci sono stati episodi di cui non ho contezza che giustifichino questa isteria della "percezione d'insicurezza?
Davvero dobbiamo avere paura di quattro ragazzi che bevono birra sui gradini o c'è qualcosa di più?

Possiamo chiarirlo una volte e per tutte, signor Ficili?



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