La Sinistra Italiana e Israele 3

Acclarato che con una guerra di eserciti non l'avrebbero mai spuntata contro Israele, i Palestinesi ricorsero allora a quella che si sarebbe rivelata la loro specialità, anche se neanche quella efficace, apparentemente: il terrorismo.


Il terrorismo più abbietto, più crudele. Non contro un esercito o una base militare o un quartier generale dei nemici. No. In una piazza del mercato affollato di inermi e incolpevoli cittadini, in un autobus pieno di gente che va al lavoro, in una discoteca gremita di giovani che si divertono. Assolutamente ignobile. Che poi è il tipo di terrorismo adottato dagli estremisti islamici nella loro insana guerra a se stessi e al mondo intero.


Poi viene l'ingenuo che, a questo punto, mi pone la domanda, secondo lui risolutiva della diatriba: “...e allora Felice Orsini e i patrioti italiani erano terroristi?”







Eh, sì! hai scoperto l'acqua calda. Certo che erano terroristi. Soltanto che la loro causa fu vinta e poterono esser acclamati come eroi. Se avessero perso, come finora i palestinesi, sarebbero rimasti terroristi.




La verità, la giustizia vivono fuori di noi e se un singolo, un gruppo, un popolo, una parte cerca di farle sue, essendo incomprimibili, sfuggono senza sforzo alla presa. È il punto di vista, un metro dentro un confine o un metro dentro un altro, che rende la verità e la giustizia diverse.
Ora, ogni cosa sul nostro pianeta Terra, ha una funzione nell'equilibrio ecosistemico. Anche le cose che , dal nostro punto di vista, sono indesiderabili se non schifose. Anche i ratti sicuramente giocano un ruolo importante nell'economia globale della Natura. Ma noi, i ratti non li invitiamo a casa nostra. Cerchiamo di tenerli nelle fogne.

Da un punto di vista sociale ammetto che tutti gli attori svolgono un ruolo necessario, anche quindi i cretini che servono se non altro a farci sentire intelligenti, o persino i fanatici che, orripilanti ai miei occhi, forse hanno una funzione di rinnovamento, sia pure sanguinoso.

Ma mi sarà permesso, così come non amo i cretini e i ratti, di esprimere la mia assoluta contrarietà a quelli che uccidono e terrorizzano innocenti anche se per “una buona causa”, con tutto il rispetto per la loro funzione storica e sociale. Devo anche esprimere la mia dolorosa pena per quei poveracci con il cervello lavato che credono davvero che, ammazzando degli innocenti, si conquistino il Paradiso e non so quante vergini. Che spreco. Insomma a me non piacciono gli atti di terrore, né quelli palestinesi, né quelli degli estremisti israeliani né quelli protestanti né quelli cattolici, né neri né rossi neanche quelli “patriottici”, a maggior ragione se contro civili.



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