Finalmente la mia domanda al signor Curiale ha ricevuto una risposta formale e, sembra, seria.
Finalmente
la mia domanda al signor Curiale ha ricevuto una risposta formale e,
sembra, seria.
Si
tratta di una mozione, da iscrivere all’ordine del giorno del
prossimo consiglio comunale, firmata dai consiglieri di Obiettivo
Città, Giuseppe Curiale, Vincenza Viola, Calogero Martire e
Salvatore Stuppia. Propongono l’azzeramento dell’indennità di
funzione di consiglieri, assessori e sindaco e di utilizzare il
risparmio realizzato, circa 300.000 € l’anno, per il “decoro e
l’arredo urbano di Castelvetrano, Triscina e Selinunte.
Una
proposta forte e seria, che depone a favore dell’impegno e del
senso di responsabilità dei consiglieri di Obiettivo Città.
Ho
già spiegato la mia posizione contraria alla demagogia stellina
della riduzione dell’indennità. Fa parte di tutto un rosario di
bugie, ipocrisie, bufale che, nel tempo, hanno riempito l’immaginario
piuttosto scarno delle loro menti sempliciotte e incoerenti.
Streaming sì, streaming no; Olimpiadi no, Olimpiadi sì; Mai con la
Lega, con la Lega sì; TAP no, TAP sì; ILVA no, ILVA sì; vincolo di
mandato, no, vincolo di mandato sì; doppio mandato sì, doppio
mandato no.
È
la politica del cambiamento grillino, sì, il cambiamento continuo da
una posizione all’altra, senza vergogna, senza spiegazioni, senza
scuse, senza alcun rossore. Ma la mancanza di rossore in viso,
direbbe Woody Allen, sarà sicuramente dovuto a una forma di anemia
di cui soffrono questi campioni dell’incoerenza.
Chi
lavora va pagato. Sempre. Se poi viene pagato adeguatamente ancora
meglio. Il rapporto con i governanti che si eleggono è un rapporto
di fiducia, come quello che si ha con il proprio commercialista o il
proprio braccio destro. Se fa bene il suo lavoro bisogna pagarlo
profumatamente, anche per evitare che lo faccia controvoglia o che
gli venga l’idea del self-service o che possa tradirti per uno
disposto a pagarlo di più. Se il tuo commercialista non sa fare il
suo lavoro non gli riduci l’onorario. Lo cambi.
Dopo
avere spiegato per l’ennesima volta la mia idea sulla balla della
politica come servizio non retribuito, dico però che nella
situazione in cui si trova Castelvetrano, questa proposta di
Obiettivo Città mi sembra una iniziativa lodevole e di tutto
rispetto.
Ne
uscirebbero bene tutte le parti interessate. Se ne gioverebbe
Castelvetrano, in dissesto finanziario e in grandissime difficoltà
nell'affrontare l’ordinaria amministrazione, che potrebbe fare
affidamento su una cifra, che non è gran che, ma è sicura. Che non
è molto lo possono capire tutti, anche se uno tende a giudicare la
cifra con la consistenza delle proprie tasche. Wow! Trecentomila
euro! No, non c’è nessun wow! Per riparare (riparare!) i due o tre
semafori di Cvetrano, ci ha detto l’impiegato di banca, occorrono
trenta mila €.
Pur
tuttavia, la proposta, se verrà accettata, avrà il significato di
una assunzione di responsabilità da parte di chi ci governa e della
loro serietà, dell’impegno di maggioranza e opposizione a operare
per il bene di Cvetrano.
Ne
esce bene l’opposizione che, in questo modo, si sottrae al ricatto
morale della maggioranza.
Anche
noi cittadini, oltre al decoro e all'arredo urbano, ci guadagneremo
in salute e serenità. Vi immaginate sentire per altri cinque anni
gli stellini, nel loro stile monotono e ripetitivo senza fantasia,
romperci i cabbasisi con la storia che, almeno, loro si sono
abbassati l’indennità del 30%? Così si elimina questo contenzioso
tra maggioranza e opposizione, che partono insieme senza
penalità per nessuno.
Ora, io, che non mi intendo di procedure amministrative, di mozioni,
delibere, ordinanze ecc., suppongo che la mozione abbia lo scopo di
coinvolgere tutti quelli che amministrano, sia per dare ai cittadini
un segnale univoco e corale sia per ottenere un risultato più
corposo. E questo mi sembra assolutamente sensato.
Ma,
mi chiedo, cosa succede se la proposta viene rigettata in consiglio
dalla maggioranza, che contropropone una riduzione del 30% per tutti
per cinque anni? Immagino e spero che tutti i consiglieri
d’opposizione accettino la contro-proposta! O no? O che, ancora
meglio, i consiglieri d’opposizione non rinuncino a dare questo
segnale forte dell’azzeramento della loro indennità!
Sarebbe
una bella lezione di coerenza e coraggio all’arroganza dei
cinquini. No? Non credo che questa cosa della rinuncia si
faccia solo all'unanimità, tant'è vero che gli stellini l’hanno
fatto senza chiedere il permesso a nessuno. Non è così?
Nell'attesa
di sviluppi ulteriori della faccenda prendiamo atto della serietà
del signor Curiale e dei suoi colleghi di Obiettivo città che hanno
saputo dare un seguito decoroso a una proposta, che non si capiva se
fosse solo una provocazione o cosa!
L’unico
suggerimento che mi sento di dare agli estensori della proposta è di
correggere quello che è certamente un refuso o un lapsus, laddove si
dice che “… fare politica vuol dire davvero mettersi “a
servizio” della comunità, senza alcun rendiconto economico”, che
è una cosa che proprio non vorremmo. Un rendiconto lo esigiamo
sempre. Il tornaconto economico è quello che la proposta vuole
abolire.
Commenti
Posta un commento