La polvere sotto il tappeto

 


Questi sono i modi dimostrativi, spicci e inutili degli stati deboli e assenti. In Italia, il disagio sociale non si è mai combattuto con interventi sociali, con provvedimenti legislativi e finanziari tesi a eradicarlo eliminandone le cause, il degrado ambientale e la povertà che lo produce. Troppo difficile, impegnativo e costoso. I ghetti nascono proprio da questa inadeguatezza delle azioni intraprese contro il disagio sociale, quello che alleva nuova manodopera mafiosa, provoca comportamenti borderline, nella migliore delle ipotesi, e spesso criminalità. E i problemi che non si possono risolvere si nascondono, come la polvere sotto il tappeto.

L'unico effetto che queste incursioni delle radiomobili o delle volanti hanno è quello di soffiare via la polvere lontano dal salotto cittadino, peraltro deserto. Il sistema delle piazze non è deserto perché mal frequentato, ma ritrovo di ubriaconi, per lo più, e tossicodipendenti perché deserto. È deserto perché non ci sono attività, non ci sono negozi, luoghi di riunione, di attrazione e quei pochi tentativi sono falliti miseramente. Non so spiegarmi perché, ma, certo, un paio di bar non possono costituire un centro attrattivo. 

E, se ci pensate, è ironico questo volere sloggiare l'indecenza dei ragazzi del bronx che si ubriacano sui gradini delle chiese per sostituirla con degli ubriaconi in giacca e cravatta che vanno a consumare la loro droga seduti elegantemente ai tavolini di un bar, che magari espone libri e cultura a sottolineare l'atavico legame della droga e dell'arte. Persino Buttafuoco avevano invitato per l'inaugurazione di questo locale, connubio perfetto tra alcol e cultura in uno scenario urbanistico unico. Anche nel consumo delle droghe conta la classe sociale. Quelli che se lo possono permettere sniffano al riparo da occhi indiscreti, fumano (tabacco!) comodamente seduti in accoglienti e caldi locali senza che una gazzella si fermi a identificarli. Che orrore le bottiglie di birra del supermercato consumate e abbandonate senza ritegno sui gradini di un luogo sacro. Identifichiamoli!!! 

E quindi? A che cosa serve questo occasionale raid identificativo dei carabinieri. Mi piacerebbe saperlo. Cosa trovano di criminale? Il ragazzo che non ha la carta d'identità, un altro che ha uno spinello in tasca? Uno spreco di personale, già carente e malpagato, che non produce alcun risultato se non quello di costringere i ragazzi borderline ad andarsi a fare altrove e rendere la piazza ancora più deserta.

Lontano dagli occhi lontano dalla coscienza. 


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