Portami alla fine dell’amore, sollevami come un ramoscello d’olivo

 

Al Pacino e Gabrielle Anwar
Profumo di donna.

Ogni anno celebro il Giorno del Ricordo ascoltando 

questa poesia composta e cantata da Leonard Cohen, 

poeta, scrittore e compositore canadese, considerato 

uno dei più celebri, influenti e apprezzati cantautori.

Anche quest'anno non voglio rinunciare alla buona 

consuetudine e alle poetiche note della canzone.

Però, quest'anno sono costretto, tristemente, 

a rovesciare l'ottica solita e dedicarla alle vittime del genocidio 

dei nostri giorni, quello dei Palestinesi ad opera delle 

ex-vittime di quell'altro del secolo scorso, gli ebrei di Israele.

 

La poesia di Cohen, d'altronde, è una metafora dell'amore, 

quello che, solo, potrà restituire un po' di pace al mondo,  ma 

anche l'amore come somma di tutte le passioni, anche 

quelle estreme dell'auto-dissoluzione.


Ascoltate mentre state leggendo. Cliccate sul video.

  





Aveva letto da qualche parte che 

in alcuni campi di sterminio nazisti, 

in locali adiacenti ai forni crematori, 

un quartetto di archi, 

composto da prigionieri prossimi 

a fare la fine degli altri, veniva costretto a 

suonare musica classica, mentre   

i loro compagni erano uccisi e cremati.      

 Nel bel mezzo dell'orrore.

Da quello gli era venuta l’ispirazione per scrivere Dance me to the end of love.


“Però – dice Leonard Cohen – è lo stesso linguaggio che   usiamo per arrenderci all'amore, così che non è importante conoscerne la genesi, perché quando il linguaggio viene da quella risorsa di   passione,  può abbracciare tutte le passioni.”



Ha ragione. È una straziante canzone d'amore, l'amore estremo che consuma e brucia la vittima così come l'olocausto; l'amore come desiderio di annientarsi lì dove finisce l'amore, nel buco nero della morte.

E la genialità della canzone sta nella sovrapposizione di più strati di significati

Novembre 2016 dovrebbe essere dichiarato mese di lutto per la poesia: subimmo due grosse perdite. Negli Stati Uniti è morta la "poesia", con l'elezione di Trump, e, in Canada, Leonard Cohen, grande poeta, non ha retto il colpo ed è morto anche lui.

    henri matisse
 Viviamo in tempi di sfrontato e bieco revisionismo. Tempi di negazione della verità ad opera di fascio-nazisti, i quali non sentono di alzarsi contro l'odio e il razzismo. Peggio, siamo governati dai fascisti. 

 Quale migliore opportunità di ricordare il grande poeta, cantautore, musicista, pittore canadese di famiglia ebraica e al contempo dedicare una memoria ai musicisti e ai loro compagni, colpevoli solo di esistere?

In tempi in cui la feccia si rifiuta di alzarsi contro l'odio e il razzismo vale, forse, la pena di ricordare l'olocausto,  Leonard Cohen e l'attuale genocidio dei palestinesi.

All'inizio il video di Madeleine Peyroux, la "Billie Holiday" del 2000, che canta  Dance me to the end of love.

Non è solo una canzone. Tre minuti di rapimento.

È stata interpretata da diversi artisti, ma ritengo che raggiunga le vette dell'originale solo la "cover" di Madeleine Peyroux, uno squarcio di luce nel panorama della musica moderna. 

Insieme con questa sua squisita e sublime interpretazione vi propongo anche l'originale, quella di Leonard Cohen, qui sotto. Subito dopo, il testo originale e tradotto in italiano.






 

DANCE ME TO THE END OF LOVE

PORTAMI ALLA FINE DELL'AMORE

 





Dance me to your beauty with a burning violin 

Portami alla tua bellezza con un violino infuocato

Dance me through the panic ’til I’m gathered safely in

Portami attraverso la paura in un sicuro rifugio.

Lift me like an olive branch and be my homeward dove

Sollevami come un ramoscello d’olivo, e, come una colomba, riportami a casa.
Dance me to the end of love 

Portami alla fine dell’amore


Dance me to the end of love 

Portami alla fine dell’amore


Oh let me see your beauty when the witnesses are gone 

Oh!, fammi vedere la tua bellezza quando i testimoni saranno andati.

Let me feel you moving like they do in Babylon 

Voglio sentirti muovere come fanno a Babilonia.

Show me slowly what I only know the limits of 

Mostrami pian piano ciò di cui conosco appena i confini

Dance me to the end of love 

Portami alla fine dell’amore


Dance me to the end of love


Portami alla fine dell’amore


Dance me to the wedding now, dance me on and on
leonard cohen,paintings,henri matisse olocausto amore

Portami alle nozze adesso, portami e … ancora


Dance me very tenderly and dance me very long 

Portami teneramente e a lungo

We’re both of us beneath our love, we’re both of us above

Siamo tutt'e due sotto, tutt'e due sopra il nostro amore.

Dance me to the end of love
Dance me to the end of love

Dance me to the children who are asking to be born

Portami dai figli che chiedono di nascere


Dance me through the curtains that our kisses have outworn

Portami attraverso il sipario che i nostri baci hanno consumato


Raise a tent of shelter now, though every thread is torn


Innalza una tenda per riparo, anche se il tessuto è lacero


Dance me to the end of love
Dance me to your beauty with a burning violin
Dance me through the panic till I’m gathered safely in
Touch me with your naked hand or touch me with your glove 

Toccami con la mano nuda o toccami con un guanto

Dance me to the end of love
Dance me to the end of love
Dance me to the end of love

 

 

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