“La massoneria è la massoneria e la mafia è la mafia”?


 



    I massoni, al contrario dei babbaluci, alle prime piogge si rintanano sotto terra.

Poi quando si dissolvono le nubi alcuni di loro hanno il coraggio di venir fuori a gridare che i massoni non hanno nulla di cui vergognarsi, a dispetto di tutti gli altri che pensano che invece sì. Chi si nasconde lo fa perché si vergogna, perché solo cose inconfessabili si fanno "segretamente"!
Dov'erano costoro al tempo della P2, della loggia Scontrino di Trapani, nel 2016. Sicuramente altrove, più probabilmente in un altro mondo se hanno la spudoratezza di affermare che
«... Insomma questioni di “lana caprina” come direbbe qualcuno, tant’è che sull’esistenza di “intrecci” con la malavita organizzata e cavallo di battaglia di certa antimafia, non sono mai emersi elementi di particolare rilievo.» (Sic!) Pare che condanne e galera non siano particolari di rilievo.

Se non vivono in un altro mondo, allora vivono in un altro tempo, quello di «Voltaire, Mozart, E. Fermi, E. De Amicis, G. Carducci, N. Bixio, V. Amedeo Alfieri o lo stesso Antonio De Curtis, in arte Totò’.» della cui appartenenza alla massoneria si vantano.


Quelli che portano avanti questi falsi argomenti sanno di mentire e sanno che le condizioni storiche e politiche di oggi in Italia non porterebbe nessun novello Pellico o Pisacane ad affiliarsi ad una società segreta funzionale soltanto al rovesciamento di una dittatura. Però, mancando di senso della storia o perché si tratta di una narrativa comoda, mostrano questo illegittimo orgoglio per dei personaggi storici scambiando la loro scelta di combattere per un ideale democratico, con la propria miserabile scelta di qualche vantaggio privato.
Niente e nessuna ragione giustifica, in una società libera, l'associazionismo segreto, né quello della mafia, né della criminalità organizzata, né della delinquenza.
Dove sono? Perché non ci ripetono quella bella storiella che «sull'esistenza di “intrecci” con la malavita organizzata e cavallo di battaglia di certa antimafia, non sono mai emersi elementi di particolare rilievo.» Non dovrebbe essere difficile elencarli questi "elementi" irrilevanti.

Dove sono adesso questi ineffabili personaggi che alla vigilia dell'imprevedibile arresto di MMD baldanzosamente scrivevano incomprensibili (Ah, la segretezza! Anche i pensieri che esprimono i massoni sono "secretati" dall'inintelligibilità.) articoli sui giornali locali in cui sottolineavano che “La massoneria è la massoneria e la mafia è la mafia”?
Magari, in questi giorni dopo la cattura della Primula, si saranno resi più consapevoli degli intrecci tra massoneria e mafia con tutto questo gran parlare di esperti e non.
A Castelvetrano, in particolare, ma in tutta la provincia di Trapani, c'è la densità più alta di massoni d'Italia. Ma che fanno tutti questi massoni? Sembra che a Castelvetrano facciano i politici: 7 consiglieri massoni si sono avuti in un solo consiglio. E se dobbiamo dar retta a chi ha deciso di sciogliere Castelvetrano per mafia, questi politici massoni governavano contemporaneamente, se non insieme, alla mafia.
Ma i Massoni ce l'hanno qualcuno che gli voglia bene,
che gli tiri l'orecchio?

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