Una sfumatura più bianca di pallido - Procol Harum








Ascoltate mentre leggete.



Come ben si addice a una canzone su cui gli autori hanno avuto una disputa per la paternità e i diritti, A whiter shade of pale abbonda di citazioni e reminiscenze di altri lavori. Non solo il classico motivo iniziale in cui tutti credono di riconoscere Bach (Aria sulla quarta corda dalla Suite n. 3 in sol maggiore di Johann Sebastian Bach).

Il 'light Fandango' sarà il miltoniano "The light fantastick", come lui, Milton, chiamava il ballo, oppure un ballo spagnolo? Il 'miller' ricorda il mugnaio di Chaucer? E cosa andranno a fare le sedici (Keith Reid, l’autore del testo, forse non sapeva che le Vestali erano sei!) "vestal virgins" sulla costa? Queste e altre amenità della canzone hanno dato origine a un letteratura interpretativa infinita.


a whiter shade of pale, procol harum, sballo, ballo, castelvetrano"Tutte minchiate" si può definire il bla bla che si è fatto, considerando la pretenziosità delle parole e l'oscurità del significato. Penso che neanche Keith Reid sapesse cosa scriveva: infatti, furbamente, si è sempre mantenuto silenzioso nell'infuriare di queste diatribe.


Alla fine sotto lo strato di cipria “culturale” sembra solo esserci una situazione di sballo generale e una scopata di una notte avvolti nei fumi dell'alcol o altro: "i miei occhi erano aperti ma se fossero stati chiusi non sarebbe cambiato molto".

Cominciava l'epoca in cui elaborare testi strani e enigmatici, costruire metafore di tragiche vite intrappolate nel loro destino (Hotel California) era "fico".



a whiter shade of pale, procol harum, sballo, ballo, castelvetrano E allora cosa colpisce, oltre alla stranezza del testo, di questa canzone che ha venduto milioni e milioni di copie? 
La melodia? La sua malinconia? Il ritmo carezzevole?

Certamente è da questo, non dal testo, che nasce il successo cinquantennale di questo motivo, che è diventato il più richiesto alle cerimonie nuziali e che può vantare centinaia (800?) di cover. Di Annie Lennox una delle più belle. E persino Demis Roussos l'ha cantata. Ne esiste una versione italiana, Senza Luce dei Dik Dik come pure dei Nomadi, che cantano un testo di Mogol, il quale, saggiamente, evitò di tradurre l’originale. E ancora Fausto Leali, l'Equipe 84. 
A me I Nomadi piacevano molto ed eccovi la loro versione italiana.






Ma nasce anche, sono sicuro, dalla profonda e limpida voce di Gary Brooker.

Una più bianca tinta di pallido!


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 A noi sedicenni Castelvetranesi, all'estrema “periferia” del mondo musicale anglosassone, ma anche americano, a cui entusiasticamente e liberatoriamente avevamo aderito dopo vent’anni di fascista autarchia e una guerra, questo dibattito non poteva interessare di meno: perché, a scuola, eravamo a “I like you very much” e chissà quando saremmo arrivati a “the light fandango” o al “Miller’s Tale”, o a “turn the cartwheel across the floor”e sballi vari.

Le Ombre
di Castelvetrano


Noi sapevamo soltanto che ai “sabatini” - così si chiamavano i “party” organizzati a casa o in garage, di Sabato - era bellissimo, abbracciati, essere avvolti da questo dolce effluvio musicale, guancia a guancia, mano per mano, dopo una secolare segregazione sessuale.
Che si trattasse della “fine di una storia d’amore” o di uno “sballo di cocaina” o della descrizione di uno “sballo d’acido” - pop psichedelico veniva chiamato – o della scopata di una notte, certamente ha costituito una pietra miliare sonora, nel momento più delicato della nostra educazione sentimentale, per quelli della mia generazione e oltre.



A Whiter Shade Of Pale

We skipped the light fandango
Turned cartwheels 'cross the floor
I was feeling kinda seasick
But the crowd called out for more
The room was humming harder
As the ceiling flew away
When we called out for another drink
The waiter brought a tray
And so it was that later
As the miller told his tale
That her face, at first just ghostly,
Turned a whiter shade of pale
She said, "There is no reason
And the truth is plain to see."
But I wandered through my playing cards
And  would not let her be
One of sixteen vestal virgins
Who were leaving for the coast
And although my eyes were open
They might have just as well been closed
And so it was that later
As the miller told his tale
That her face, at first just ghostly,
Turned a whiter shade of  pale
And so it was… etc.
Una sfumatura più bianca di pallido
                                                               Ballavamo l’agile fandango
Facevamo la ruota per la sala
Sentivo come se avessi il mal di mare
Ma la folla chiedeva di continuare
Il brusio della stanza era sempre più forte
Mentre il tetto volava via
Quando chiedemmo un altro drink
Il cameriere portò un vassoio
E fu così che più tardi,
Mentre il mugnaio raccontava la sua storia,
Che il suo viso, dapprima solo spettrale,
Assunse una sfumatura più bianca di pallido   
Lei disse: "Non c'e nessun motivo
E la verità è semplice da capire”
Ma io vagavo tra le mie carte da gioco
E non volevo che lei fosse
Una delle sedici vergini vestali 
In partenza per la costa
E sebbene i miei occhi fossero aperti
Avrebbero  anche potuto benissimo essere chiusi
E fu così che più tardi
Mentre il mugnaio raccontava la sua storia
Che il suo viso dapprima appena spettrale
Assunse una sfumatura più bianca di pallido     E fu così… etc.












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