"Tutte cose comuniste, me lo lasci dire" disse Riina al giudice.
Insomma, nonostante i notevoli curriculum antimafia
degli organizzatori, non se l'è bevuta nessuno. Cvetrano è un luogo dove la
mafia può organizzare cortei antimafia all'insaputa degli stessi onesti
"organizzatori", strumenti inconsapevoli, non tutti inconsapevoli, di una criminalità
che, ha detto il presidente Fava, "per troppo tempo è stata sottovalutata e
questo le ha permesso di accumulare un capitale istituzionale che le ha
consentito di rendere permeabile la pubblica amministrazione". E ancora il
presidente della commissione antimafia: "i commissari ( di Cvetrano -NdR)dopo avere incontrato
scarsa disponibilità alla collaborazione dentro gli uffici hanno dovuto fare i
conti con la piazza, con quel corteo trasversale di sabato scorso, dove c'era
chi ha partecipato in buona fede, altri erano presenti con la loro malafede,
per segnare solo un atto di isolamento della commissione".
Già mi pare di sentire i mafiosi e i simpatizzanti e persino cittadini onesti, ma ciechi, apostrofare tutti quelli che parlano di mafia, compresi i componenti della commissione antimafia, con "l'insulto": "Sono tutti comunisti!"
"Il governo si deve guardare da questi attacchi comunisti”. Altro che dalla mafia. Solo coincidenze?
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