Orgoglio castelvetranese-belicino. Solo fumo negli occhi?

Si è poi saputo niente delle diecimila firme raccolte da Orgoglio
castelvetranese-belicino?
È passato quasi un anno dall'ultima sceneggiata di questa associazione senza testa.



Avevano ottenuto l'appoggio del prefetto Ricciardi, del comandante Alfa, avevano scritto a Mattarella (che minchia c'entra?), si erano appellati a tutti i sindaci della Valle del Belice, raccolto 10.000 firme e non so quante tessere elettorali consegnate! Il cultore di storia si era persino parato, con il suo corpo, davanti, pardon, dietro ai camion del trasloco di pediatria a Mazara. Com'è finita? 


 

Forse il manager, giornalista a tempo perso, potrebbe fare un articolo su primapagina, il giornale dell'associazione, e illustrarci i risultati raggiunti. 

Tutte queste iniziative, di discutibile validità, prese sollecitando le speranze di molti cittadini che ci credono, non dovrebbero produrre risultati? 



O è solo passerella per le elezioni regionali dell'avv. Franco Messina? Quando assieme al manager fondarono l'associazione, il suo obiettivo era piuttosto vicino e limitato territorialmente: fare l'assessore, senza la necessità di sottoporsi al vaglio degli elettori, a Castelvetrano. E l'abbiamo scampata per un pelo! Quando già sentiva di avere in tasca la carica tutto saltò per le disavventure di Perricone, quello che scrisse all'allora ministro salvini, avvisandolo che i commissari di  Castelvetrano erano "comunisti"!
E siccome l'età avanza e con essa le ambizioni, anche ingiustificate, ha deciso che doveva mirare in alto, più in alto che un misero posto d'assessore. Deputato regionale, minimo. Nuove strategie erano necessarie, più inclusive di elettori. Non poteva rivolgersi solo ai castelvetranesi. Ed ecco che, con la scusa dell'ospedale di cui ha chiesto il cambiamento del nome, non mi ricordo se ospedale belicino o del belice, si arroga anche la rappresentanza dei salitani, dei poggiorealesi ecc. per includerli nella sua "battaglia" per l'ospedale. 



Ecco, allora, il tempestivo cambiamento del nome dell'associazione in orgoglio castelvetranese-belicino, nella speranza di raccogliere in un afflato campanilistico il favore di città che niente o pochissimo avrebbero da guadagnare dal potenziamento dell'ospedale di Castelvetrano. Da Salaparuta o Poggioreale si impiega lo stesso tempo per arrivare a Sciacca o a Castelvetrano e solo qualche minuto in più per Mazara. Certo avrebbero più scelta, ma tutto qua, niente di imprescindibile per un salitano.
Mi chiedo, per inciso, se il cambiamento del nome sia ufficiale o solo una trovata del giornale dell'associazione. 


Ma un'associazione fondata da cittadini che scendono in campo per risolvere un problema non deve rendere conto dei risultati ottenuti o è solo un metterci la faccia all'infinito senza mai quagliare?

Chi è disposto a darci ragguagli sulla risposta di Mattarella che, sembra, abbia ricevuto le firme raccolte?

 

Che se ne fa Mattarella di quelle firme? E in che ruolo dovrebbe intervenire nelle faccende del governo Musumeci? 

Solo fumo negli occhi. Il presidente Mattarella niente può fare per noi. La riforma della sanità siciliana è stata legittimamente approvata all'assemblea siciliana che, fino a quando non aboliranno, augurabilmente, le regioni, ha facoltà di decidere autonomamente sulla Sanità siciliana.
Siamo un po' stanchi di inutili, se non per i personaggi che le fanno, sceneggiate!


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