Il sindacalese è più infido del politichese.

 



Il comportamento di questa amministrazione nei confronti dei precari del Comune, ha segnato una delle pagine più vergognose della storia castelvetranese. Un comportamento che nemmeno il più infido, spregiudicato e disonesto imprenditore privato avrebbe tenuto con leggerezza. Ho già scritto abbondantemente su questa vicenda che farebbe arrossire e dimettere qualunque politico di buona coscienza. Devo però dire che alla sortita improvvida di "quei due" tardò a venire una risposta ferma e unica dei precari e, soprattutto, sembrava che non avessero nemmeno rappresentanza sindacale. Colpiti e senza possibilità di difesa. Mi ricordo come il sindacato che si auto-proclamò rappresentativo soffrì di balbuzie acuta e invece di rispondere come facevano una volta i veri sindacati, si accomodarono, invece, ad un accordo che prevedeva la rinuncia a un diritto garantito da una sentenza della magistratura. Sindacati imbelli e incapaci. E, come si dice in un altro commento, servi dei padroni. 
 
 
 
Sono stato indotto a commentare dopo aver letto il comunicato del sindacalista Pagoto e non aver capito una mazza. Si dirà che io non ho gli strumenti culturali idonei a capire un linguaggio tecnico e specifico. Ma i comunicati non sono segnali di fumo o linguaggio in codice tra quattro o cinque persone che conoscono «nota prot. n. 26165 del 28/06/2021, che si allega, avente ad oggetto: “Fuoriuscita ex art. 3 comma 19 l.r. 27/2016» oppure «l. r. 27/2016» o ancora sanno cosa vuol dire «l’Amministrazione di Castelvetrano, candidamente, ha comunicato ai presenti di far lievitare gli esuberi del personale precario da 19 unità (così come comunicato dal dott. Di Como alle OO.SS. nella riunione da remoto del 29/12/2020) ad oltre 30, (stando alla parola del Sindaco), hanno solo chiesto se la procedura di cui all’art. 3 comma 19 della l.r. 27/2016 era stata posta in essere in ottemperanza a quanto richiesto dalla Regione.»
 
Io so soltanto che non ho capito assolutamente niente di cosa ha detto questo che sarebbe un sindacalista, un rappresentante del popolo. È normale che una persona istruita non capisca un comunicato sindacale? Forse faccio parte di quel 50% di analfabeti funzionali di cui si legge!
 
Io so soltanto che questo modo di parlare è inaccettabile ed è un retaggio del vecchissimo atteggiamento di "parlare latinorum" per apparire colti e addentro al potere, ma soprattutto per fottere il popolino che sempre si sente inadeguato quando non capisce cosa dice il prete.
 
Al limite si potrebbe perdonare se nelle uniche parti non "latinorum" si usasse un Italiano dignitoso. 
 
«All’uopo il dott. Cannella si è reso disponibile a collaborare con gli uffici in questa direzione per trovare la soluzione più conducente»
Lasciamo stare "all'uopo"! Ma «Più conducente»?! L'ho visto usare solo a Stuppia.
 
«Da questa circostanza e da tanti altri assordanti silenzi sull’argomento dell’A.C. ...»
«Assordanti silenzi»! Spero che venga inserito tra le priorità dei programmi scolastici di ogni ordine e grado il divieto di usare "silenzio assordante" ormai diventato pietra miliare dell'ignoranza, dell'impoverimento dell'Italiano e del conformismo più volgare. C'è forse un principiante dell'apprendimento dell'Italiano che non trovi esaltante la scoperta dell'ossimoro e non lo ripeta in continuazione?
 
 

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