Pur di non rispondere nel merito delle accuse si inventano i professionisti della macchina del fango. Roba da grillini.

 
Una di quelle cose che non ti aspetti.
Non ci si aspetta un articolo di questo tenore neanche da uno a libro paga della Cappadonna e Alfano. Un articolo falso e di parte in maniera inaccettabile. Non ci può essere buona fede, se si sa leggere. 
Sia nei comunicati di Triscina Sabbia d'oro, sia nell'interrogazione di Obiettivo città, sia in altri articoli come quello, puntuale e preciso, di Rosetta Catalanotto su primapagina non si sostiene affatto che la Cappadonna abbia commesso un abuso edilizio. 
È malafede sostenere il contrario, a meno che non si sia analfabeti. È la prima volta che mi capita di "sentire" Prima pagina come rivoluzionario e TP24, ma, in particolare, Egidio Morici, che da sempre considero un giornalista con la schiena dritta, un servo dell'arroganza del potere. Certo, non si può mai essere sicuri della giustezza delle nostre valutazioni. Però mi chiedo che credibilità abbia uno come me che sbaglia così platealmente e per anni le valutazioni dei personaggi pubblici. Penso seriamente di smettere.
Ad ogni modo, per ritornare all'argomento, l'articolo di Egidio Morici, dove non è falso è non pertinente ai limiti della falsità.
Nessuno, dico nessuno, ha mai detto che la Cappadonna sia responsabile di abuso edilizio. Egidio ci dica chi l'ha detto!
Adesso chi si chiede se c'è un conflitto d'interessi che, se accertato, dovrebbe indurre Cappadonna a dimettersi diventa macchina del fango?
Rivendicare l'applicazione delle leggi democratiche diventa fare gli spioni ed essere dei malvagi?
Solo due o tre addebiti sono stati mossi da molte parti all'assessore del filo elettrificato:
 
1. la sua sensibilità legalistica e il fatto di ricoprire una carica pubblica, dato che si tratta di una vicenda che riguarda la sua famiglia e che la moglie di cesare deve essere al di sopra di ogni sospetto, soprattutto quando la moglie di cesare chiama tutte le altre mignotte, dovrebbe suggerirle di dimettersi.
 
2. che abbia aspettato un anno di pettegolezzi e voci, poi due comunicati di Triscina sabbia d'oro, per dare delle spiegazioni, che, cioè, non era lei l'abusiva ma il padre. Eh! Ci livasti lu frariciu. Come se non rimanesse il sospetto del conflitto d'interesse. Ma gli stellini, a cui si è unito, e non da ora, Egidio Morici, non rispondono mai sull'argomento, nel merito delle questioni. Divagano, come inutilmente divaga Egidio Morici in questo articolo. Tu gli chiedi fiori e loro rispondono picche!
 
3. in ultimo, ma al primo posto per la gravità sotto l'aspetto del buon gusto, dell'etica, la storia dell'usura, che vuole essere lacrimevole e suscitare la nostra empatia, ("Abbiate pietà! Non vedete come siamo perseguitati dalla sfortuna. Non infierite").
Peccato che non c'entrasse niente con il piano di casa costruito abusivamente. Cosa dovremmo fare? Assolvere il padre perché poverino (quanta pietà, quanta indulgenza per il padre, non quello che è, colpevole di abuso edilizio, ma vittima di usura) "è stato tratto in inganno da due loschi figuri", costretto a commettere l'abuso. Gli hanno forse puntato la pistola alla tempia? Un episodio penoso usato per suscitare compasssione. E anche una mortificazione inutile del padre che già accusava di essere il violatore delle regole e che dalla storia dell'usura non poteva certo uscirne meglio!
 
Un atteggiamento che la dice lunga sulle qualità morali del personaggio, che tanto è indulgente con suo padre tanto è intransigente con gli estranei, i suoi cittadini, quelli che lei rappresenta, tutti, anche gli incivili, ahilei! 
 
Fili elettrificati, la madre del cretino è sempre incinta, le ronde punitive contro i trasgressori dell'immondizia, Solo noi siamo honesti, Noi non ci alleiamo con i disonesti "di prima", Non possiamo rinunciare alla nostra identità, Non c'è nulla di cui scusarsi. Quelli di prima, quelli di prima, quelli di prima.
Tra quelli di prima c'è, evidentemente anche il povero padre che ha pagato mezzo miliardo di lire per un piano di casa abusivo, che rimane abusivo.
 
Senza volermi lanciare in giudizi sulla persona, che io non conosco, posso senz'altro dire che questo suo articolo non l'ho apprezzato ed è un eufemismo. 
Da lui mi sarei aspettato, come fa di solito, che ci raccontasse che "da una parte c'è chi sostiene che ... dall'altra chi invece...". Invece questo è un articolo che abbraccia in toto, in toto, una sola versione dei fatti, anche nel caso di scenari di complottismo deteriore. Non ti nascondo che dopo aver letto i primi due paragrafi sono corso giù a vedere chi fosse questo politico della maggioranza alfaniana. Mai, mai mi sarei aspettato di trovare la firma di Egidio. Un articolo non degno di un giornalista libero dal potere. Un articolo "prono". 
Non mi interessa se c'è stato chi abbia con insistenza cercato il "peccato" della Cappadonna. L'importante è che non l'abbia fatto con mezzi illeciti. Essere dei personaggi pubblici è difficile proprio per questo. Perché chiunque può mettersi in testa di trovare il tuo scheletro nell'armadio e pervicacemente riuscire a metterti di fronte alle tue contraddizioni, chi non ne ha? 
Mi sembra inutile ricostruire uno scenario complottista su come è venuta fuori questa storia.
Che ce ne facciamo di sapere che il tizio o il caio da anni cercano di cogliere in fallo una donna che si mostra intransigente ed arrogante. È nell'ordine delle cose. Le magagne si scoprono quasi sempre così, perché qualcuno si mette in testa di trovarle. Che le loro intenzioni siano nobili o meno nobili, politiche o personali, cosa può interessare a noi cittadini che assistiamo ai giochi della politica e della società. 
Se però fosse più coraggioso, Egidio Morici, ce lo spiegherebbe in modo più chiaro cosa e chi!!
 
 Anche la parte dell'articolo di Egidio Morici che vorrebbe suggerire un complotto ordito da chissà quali forze occulte, l'ho trovata disdicevole. Questo dire e non dire non mi piace. Perché, in realtà, fa solo finta di "non dire". Per uno che segue le vicende della politica castelvetranese dove il sindaco Alfano si figura quelli di Obiettivo città, a pari merito con l'estinto Bene comune, come il male, li definisce "cattivi" (sic), proprio così, "cattivi", una categoria che in politica non esiste ed è quindi chiaro che definisce "cattive" proprio le persone non nella loro veste politica, non è difficile capire le sue allusioni. Leggendolo unu ci putissi mettiri li rrobbi a sti professionisti del fango. Solo il male solo i cattivi possono ordire una simile congiura. Fatto sta che esiste la costruzione abusiva, di cui ci chiediamo se la cappadonna abbia l'uso, ed esiste un conflitto d'interesse. Il resto è folklore.
Un folklore che cerca di spostare l'attenzione dalla luna al dito che la indica. Una "vergognetta"!
Adesso il problema non è il conflitto di interessi, ma il tizio che ha scritto una lettera anonima! Io credo che il tipo della lettera anonima abbia fatto l'unica cosa possibile dove il potere, nascondendosi dietro la sua arroganza, non si degna di rispondere mai a nessuno e su niente. È da un anno che qualcuno tira fuori questa storia cappadonnese e nessuno dei grillini ha mai sentito il bisogno di dare i dovuti chiarimenti, facendo finta di niente. L'anonimato un'infamia? Vorrei ricordare ai puri di cuore che l'anonimato è spesso indispensabile dove le condizioni ambientali non consentono di parlare liberamente. Guardate cosa succede a chi chiede soddisfazione al potere! Sono spioni, delinquenti, infami e, se non avessero lo scudo dell'anonimato, una santa invenzione nelle dittature, per gridare alcune verità, poveri loro.
Viva le pasquinate. 

 

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