Cosa non ho apprezzato di questo sindaco. Il caso Giambalvo.
GIOVEDÌ 15 DICEMBRE 2016
Cosa non ho apprezzato di questo sindaco.
Il modo esitante e tardivo con cui ha gestito il “caso Giambalvo”, favorendo un accumularsi di interesse per la vicenda che è sfociato in quello che lui ebbe a definire un “uragano mediatico”, senza il quale, ha anche affermato, non ci sarebbero state le dimissioni dei consiglieri, diciannove tiene a precisare, e si sarebbe continuato ad amministrare; come dire, insomma, che a lui sedere in aula insieme con uno che dice ”Je’ mi li facissi 30 anni di carciri pi Matte’” non gli avrebbe causato alcun fastidio, tanto era uno e quindi ininfluente sull’attività del consiglio! Il signor Sindaco ha, nel tempo, continuato a girare capziosamente attorno al vero problema, che non era se Il consigliere Giambalvo avesse, di fronte alla legge, il diritto di sedere in consiglio, ma se fosse opportuno, giusto, etico che dell'organo collegiale cittadino faccesse parte uno che si farebbe trent'anni di carcere per Matteo Messina Denaro.
Per la verità, il sindaco, nella seduta del 25/01/2016 ha, politicamente, preso le distanze dal contenuto delle intercettazioni, che ha giudicato "assolutamente incompatibile con l'azione di moralizzazione portata avanti da questa amministrazione" e ha condannato "con forza dichiarazioni che possano rappresentare un certo romanticismo (ndr:"?") nella descrizione del fenomeno mafioso" Quindi per il sindaco Giambalvo sarebbe solo un inguaribile romantico?
Ed infatti non gli si chiedeva di prendere una iniziativa nella sua qualità di sindaco, ché non c'è niente che potesse fare, ma nella sua qualità di politico, perché gli elettori sapessero che lui si adoperava per rimediare a questa situazione.
Questo trincerarsi del sindaco Errante dietro argomenti strettamente legali (La legge non impedisce a Giambalvo di sedere in consiglio) è stato un errore.
Avrebbe dovuto considerare, invece, che ci sono ragioni di opportunità che un politico mai dovrebbe dimenticare, le quali avrebbero giustificato da parte sua un sussulto politico-morale. Nessuno gli chiedeva di cacciare contro la legge Giambalvo. Infatti poi è stato cacciato senza infrangere la legge.
E poi alla domanda ""non dovrebbero dimettersi i consiglieri?" la risposta più pacata e argomentata fu dello stesso consigliere: "A questo punto credo che dovrebbe dimettersi tutto il parlamento che di questi casi anche peggiori ce ne sono tanti. Invece lei si occupa di un piccolo paese di provincia, dove peraltro una persona è stata assolta con delle dichiarazioni delle quali risponderà..."
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