Duerme, duerme, negrito


duerme negrito
















 


 

“Duerme, duerme, negrito 
Que tu mama está en el campo, negrito  
Te va a traer rica fruta Para ti . 
 Te va a traer muchas cosas Para ti.  
Y si el negro no se duerme  
Viene el diablo blanco  
Y zas le come la patita  
Chacapumba, chacapumba, 
apumba, chacapumba.”

 

Ascoltate mentre leggete.


Ai confini tra il Venezuela e la Colombia una

 donna di colore, avviandosi al lavoro sui campi,

affida il suo bimbo, il negretto, ad una vicina, sua

 "sorella" nel colore e nel destino.La vicina, per

 addormentarlo, gli canta una ninna nanna che lo

 rassicura che sì,  la mamma è andata a lavorare 

 sui campi, ma gli porterà tante belle cose,tutte

 quelle cose che tutti i negretti

 vorrebbero assaggiare e mangiare e provare, ma

 che a loro non sono concesse; carne di

 maiale? Nooo! 

Quaglie? Impossibile.

 
Erano appannaggio dei 'bianchi'.

 
E c'è anche la minaccia che se il 'negrito' 


non dorme allora arriva il diavolo 'bianco'


e "ti mangia la manina". 


Questa di Mercedes Sosa è una delle interpretazioni


 più belle di questa “canción de cuna” - ninna nanna


 - della tradizione sudamericana, erroneamente


 attribuita a Atahualpa Yupanqui, che ebbe il merito


 di proporla e portarla al successo.

Commenti

Post popolari in questo blog

"L'innata bellezza greca insita in ogni italiano". Un avvocato castelvetranese fascio-macho contro la Schlein

L'esercito che presidia il sistema delle piazze e il corso Vittorio Emanuele è semplicemente ridicolo oltre che inutile

il berlusconismo c'era già prima di Berlusconi