Bella senz'anima di Riccardo Cocciante: Amore senza amor proprio

 

Questa canzone, interpretata magistralmente da Riccardo Cocciante,

ebbe un grandissimo successo, come si addice
a una canzone d'amore, meglio, della sofferenza d'amore,
che suscita struggimento.

La mancanza totale di dignità è tipica dell'innamorato tradito

o abbandonato e sempre lo riconduce alla fonte del dolore
come una falena alla lampada.

In genere nelle suppliche d'amore il tono è lamentoso e dolente
-"motocicletta 10 HP, tutta cromata,

è tua se dici sì" -, qui invece Riccardo Cocciante

brandisce l'assenza di amor proprio come una spada,

e usa un tono incazzato, perentorio ("e adesso siediti", "ascoltami senza interrompere")

come di chi ha tutto sotto controllo quando,

invece, tutto è perduto e... non può accettarlo.

In definitiva, un atteggiamento che rasenta lo stalking.

E per un momento ancora si illude di condurre il gioco che ha già perso.

Lei lo ha lasciato, non ne vuole più sapere, però "adesso siediti e ascolta",

il nostro amore è stato uno schifo!

"È tanto tempo che volevo dirtelo"

Peccato che lei l'abbia preceduto e
lasciato prima. Come dire :
vedi, sono io che ti lascio!
E come se non ne avesse abbastanza

di sofferenza si fa carico anche
di quella di chi prenderà il suo posto,"povero diavolo, che pena mi fa".

Sa che lei lo accontenterà quando le chiederà di più e questo proprio non gli va giù,
"perché tu fai così!".

L'accusa di essere falsa. 'Ma adesso
che finalmente "so chi sei" non
soffro più. Non mi credi?

Spogliati che ti faccio
vedere come non soffro più.

Però, intendiamoci, "non illuderti, perché io non ci casco più"

- Fa tutto lui!

Ma di una cosa sembra sicuro il nostro: lei lo rimpiangerà.

Amen

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