Cosa hanno fatto i turchi per meritarsi Erdogan?
Cosa
hanno fatto i turchi per meritarsi Erdogan? Il passare del tempo non
garantisce da solo anche il progresso. Guardate la Turchia.
La
Turchia, come l'Algeria, è una chiara dimostrazione che la
"democrazia" ha il suo tallone di Achille proprio nel fatto
che contempla nel suo esercizio anche l'autodistruzione.
È
insita nello spirito della democrazia la possibilità di far
prevalere chi vuole cancellarla.
Può
così succedere in una repubblica parlamentare che venga eletto
un
brutto ceffo come Erdoğan, il quale, sfruttando e comprimendo la
stessa democrazia, possa far fare al suo paese un passo indietro di
un secolo, quando un dittatore "illuminato" come Mustafà
Kamal Ataturk si illuse di poter imporre al suo popolo una
occidentalizzazione a tutto tondo nei costumi così come nelle leggi
e nella lingua. Grazie a lui, effettivamente, i Turchi poterono
vantare una maggiore vicinanza all'Europa. Mi ricordo, cinquant'anni
fa, un amico turco che mi chiedeva orgogliosamente, se sapevo che il
suo paese aveva adottato il diritto penale Italiano
oltre al diritto
civile svizzero.
Qualcosa sì è spezzato. Quello che succede adesso
dimostra pure, se ce ne fosse bisogno, che Democrazia e costumi non
si impongono né con le armi né con i colpi di stato, che, in
Turchia nel secolo passato, sono spesso “serviti” alle Forze
armate per ristabilire la "laicità" dello Stato.
Niente però ha potuto contro la pulsione atavica, mai
sopita, per uno stato religioso.
E adesso con Erdoğan, i Turchi si
stanno facendo risucchiare nelle tenebre della dittatura e dell'islamismo fanatico.
Quando
poi la democrazia comincia a venire meno è difficile farla tornare a
vivere. Speriamo bene, per i Turchi.
Mai la Turchia in Europa finché c'è Erdogan.
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