A Castelvetrano erbacce e gramigna e a Campobello un fiore su ogni tomba in un cimitero pulitissimo. Sarà tutto oro ciò che luccica?




Chi niente e chi troppo. A Castelvetrano erbacce e gramigna e a Campobello un fiore su ogni tomba in un cimitero pulitissimo.
Quando si dice strafare! Mi sembra tutto esagerato. Esagerato a Castelvetrano. Esagerato a Campobello. Aspettiamo soltanto che Catania, indispettito ne metta due di fiori su ogni tomba. Tanto che non riesco a sopprimere quella strana sensazione che ti prende di fronte a ciò che sembra "troppo buono per essere vero" o "troppo brutto per essere vero!"



Io li ammiro questi sindaci dei vicini paesi. Sono sempre un passo avanti a tutti. Mi ricordo quando Castiglione faceva il bounty killer, il cacciatore di taglie e girava in macchina per la sua città per cogliere in fallo e multare chi gettava i rifiuti in posti e orari non consentiti. Un De Luca ante litteram! E invitava i suoi cittadini a denunciare, «a mandare, anche in privato, foto e documentazioni utili a stanare gli impostori.
La città ve ne sarà grata.» Davvero ammirevole un sindaco che mette i cittadini uno contro l'altro, che li invita a improvvisarsi giustizieri in proprio! Non è forse vero che a Campobello, come a Cvetrano o Partanna, la "giustizia privata" è sempre stata preferita a quella dello stato?
Mi ricordo anche il comportamento zelante (troppo?)che tennero i due sindaci "viciniori" quando provvidero, alla velocità della luce, a soddisfare la richiesta dal basso di "sanificazione del territorio" avvelenando il loro territorio con una quantità industriale di ipoclorito di sodio, non necessario peraltro.
Io li ammiro e invidio i loro cittadini. Il popolo alza il sopracciglio? Castiglione e Catania sono lì pronti a cogliere il più piccolo segnale e dargli la risposta adeguata. Il sogno di noi Castelvetranesi, da sempre, ma soprattutto ora, con i cinque stelle che sembrano piuttosto sordi alle proposte come alle proteste dei castelvetranesi.



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E mi chiedo come Cvetrano, che è sempre stata, se non il perno, il riferimento della vita dei campobellesi e partannesi, nel bene e nel male, si sia ridotta a un paese economicamente disastrato, sciolto per mafia, e amministrato da persone che sembrano inadeguate ad affrontare le complessità di una città il cui tessuto socio-economico è intrecciato strettamente con le fibre della mafia, dell'evasione, della corruzione.
Questo dovremmo imparare da sindaci viciniori. Come hanno fatto a liberarsi di mafia e quant'altro e far delle loro città una Belluno e una Pordenone del Ciapanese? 

Castiglione giustiziere

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