Santi in paradiso ne abbiamo? Da questo dipende la sorte dell'ospedale.





Riunione significativa e foriera di risultati concreti e operativi, ieri al Circolo della Gioventù, dove si è raccolto Orgoglio Castelvetranese.

"Oggi c’è bisogno di alzare la voce" Castiglione
"Il territorio sia unito nella battaglia"
"Non è più il tempo dell’attesa"  B. Lupo
"Dobbiamo essere più incisivi"
Perché? cosa siete stati finora? Canini?
"Mancano i politici regionali e nazionali che difendono Castelvetrano"

Una sala pressoché vuota, che nessun giornalista ha avuto il coraggio di fotografare per intero, perché il vuoto non si riprende, e le solite frasi fatte, pronunciate senza vergogna!
Francesco Saverio Calcara ha battuto i pugni sul tavolo: «O siamo nelle condizioni di portare avanti ancora la protesta, oppure alziamo bandiera bianca» e ha minacciato di restituire la tessera elettorale se ve ne fosse bisogno (si sono cacati tutti all'ARS!).




A parte il lodevole impegno di orgoglio castelvetranese, il cui unico risultato notevole ottenuto finora è stata la manifestazione anti-Caccamo contro lo Stato del 2018, nella difesa del nostro ospedale, non possiamo fare a meno di chiederci se il declassamento non sia avvenuto proprio per l'inconsistenza di questi personaggi che l'hanno difeso. 

Ce n'è uno che ha bazzicato vanesiamente per vent'anni nelle stanze del potere, i vent'anni, insieme con i precedenti venti, che hanno portato il nostro comune al disastro attuale, oltre che il primo responsabile dei delitti di odonomastica della nostra città.
Un'altra che pensa di veicolare il senso della legalità su dei bidoni della spazzatura regalati alle scuole. 

Un avvocato con ambizioni politiche, difensore di accusati di essere mafiosi, che non appena scelse la lista più consona al suo sentire, si vide arrestare il candidato sindaco per corruzione.
A quanto pare, inoltre, non godono del favore di santi in paradiso, visti i risultati sempre peggiori nonostante due anni di impegno.
Chiunque viva in Sicilia o conosca il mondo della nostra politica sa che i risultati non si ottengono con le buone intenzioni, le belle parole, il grado di impegno profuso nelle lotte. Bisogna avere entrature nelle stanze dei bottoni come ce l'hanno Alcamo (Papania), Mazara, Marsala, Trapani, i quali ultimi riescono a farsi fare un aeroporto assolutamente inutile nel loro territorio. 



Nella nostra provincia, proprio di recente si è formato una sorta di bacino raccogli-voti che risponde al nome di Vìa del deus ex machina Papania, a cui hanno aderito esponenti di Obiettivo città, Stuppia, Viola, Martire e Milazzo del cui partito non ricordo nemmeno il nome. Questi nostri concittadini hanno stabilito con il responsabile del declassamento del nostro ospedale, Razza, e con la giunta Musumeci-Lega, un "fattivo rapporto istituzionale di collaborazione" che, a loro dire, ha gia portato risultati incredibilmente buoni (sei posti letto) per il Vittorio Emanuele (quando cambieremo il nome?).
Sono intervenuti questi signori alla riunione di ieri? Solo loro possono salvarci. Non sono intervenuti? Perché? Non gli interessa una minchia del declassamento?
Sembra che da qualsiasi parte uno si giri ci sia il vuoto di idee e di proposte valide. Casablanca, la fratella d'Italia o il suo burattinaio si sono fatti vedere? Perché no, se no? Solo il sindaco Alfano difende il nostro ospedale? Quelli del PD c'erano?

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