Qualcosa bisogna fare. Qualcosa bisogna fare!

  


 

"È irrealistico" "È difficile!" "Bisognerebbe andare contro molte leggi!" "Una sanatoria sarebbe un'altra catastrofe!"

Mi rendo conto che non sarebbe una passeggiata. Per mettere in pausa e stoppare questa ingiustizia che si sta perpetrando nei confronti di Castelvetrano ci sono ostacoli grossissimi, non ci illudiamo, e ci vorrebbero persone al potere con le palle per intestarsi una battaglia impopolare ma giusta, giustissima. Faccio parte di una generazione che voleva cambiare il mondo. Ancora oggi niente mi sembra impossibile, nonostante un po' di stanchezza. Capisco che può essere interpretato come un atteggiamento irrealistico, ma è l'utopia che guida gli uomini idealisti e li porta fuori dalla melma dell'acquiescenza, del fatalismo e della rassegnazione.

 


 

Non c'è bisogno di scomodare una monumentale figura della storia umana come Gandhi per sottolineare che è dovere e possibilità di ogni cittadino ribellarsi alle cose ingiuste. E le demolizioni delle case di Triscina sono tra le cose più ingiuste che si possano pensare. Non solo non rimediano al malfatto, ma peggiorano proprio sotto l'aspetto estetico e urbanistico il problema di quattro case abusive entro la linea dei 150 metri insieme a una miriade di case non abusive anch'esse entro la linea dei 150 metri. 

Una misura così insensata che il responsabile primo della decisione di procedere con le demolizioni, il commissario Caccamo ebbe a dire che "l’abbattimento delle case a Triscina non ha alcun senso. L'abbattimento a macchia di leopardo non ha alcun senso. E però è un


compito difficile ma necessario!”. Ebbe pure l'insensatezza di accendere un mutuo tagliagambe per conto di un comune già in dissesto economico. Non so perché l'abbia fatto. Perché abbia messo in cima alle priorità della sua missione a Castelvetrano la demolizione delle case di Triscina. Per carrierismo? Per aggiungere un ciliegina al suo cursus verso la poltrona di prefetto? Avrebbe potuto sottrarsi a questa stronzata? Avrebbe potuto fare resistenza passiva? Avrebbe potuto soprassedere e lasciare a quelli di dopo la patata bollente? Non lo so
! Ma io penso che qualcosa si possa sempre fare per evitare le ingiustizie e per evitare di assumere delle iniziative di merda, come "una cosa del tutto inutile ma necessaria". È troppo aspettarsi dal governo del nostro paese che le cose inutili vengano giudicate non necessarie? "Una cosa inutile ma necessaria"!!!! Bisognerebbe mandare il potere dallo psicanalista.

Non solo non si rimedia al malfatto ma si puniscono i meno colpevoli. Questi residui colpevoli, l'ultimo chiodo della naca, sono rimasti allo scoperto, facili bersagli, dopo che i veri responsabili se l'erano squagliata al riparo della loro pusillanimità e impunità. Non era una casetta abusiva che poteva passare inosservata. 


Dov'erano i vari comandanti dei vigili urbani che si sono succeduti durante gli anni del sacco? Dov'era la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza, dov'erano i Carabinieri. Non avrebbero dovuto vegliare, reprimere, prevenire? Dov'erano i sindaci che si sono avvicendati negli anni dello scempio? Cosa avevano di più importante da fare di un piano regolatore che consentisse uno sviluppo urbanistico ordinato e finalizzato a valorizzare quel gioiello naturalistico che era il sistema delle dune, le quali vennero usate per distruggere Triscina, trasformate in cave di sabbia da mescolare al cemento in una ricetta perfetta di distruzione? Perché non lo fecero mai? Erano lì per questo!! E le giunte? E l'opposizione che avrebbe dovuto controllare?

Tutti impuniti tranne quelli che non potevano fuggire con la casetta in spalle!

 



 

Io non "addebito" niente al sindaco attuale né mi aspetto granché da uno che entusiasticamente accolse, più realista del re, i fasci decreti salviniani, nello stesso momento in cui Orlando, sindaco di Palermo, vi si ribellava. Sotto Hitler avrebbe rincorso personalmente a piedi gli ebrei da cremare e a Norimberga, dove si stabilì un principio miliare nella storia dell'umanità, il dovere di ribellarsi agli ordini ingiusti, sarebbe stato condannato come tutti gli altri che dicevano "Ho obbedito agli ordini"!!!

Certo, forse nella mia ingenuità, penso che si possano fare mille piccoli gesti per opporsi all'ingiustizia in atto.

C'è quello che fanno i triscinari che il signor Sciacchitano riunisce nell'associazione Sabbia d'oro.

La prima cosa e la più importante in questa fase è di fermare lo scempio delle demolizioni! Questa è la priorità, adesso. Cosa si può fare? Non si possono rescindere i contratti con le ditte distruttrici? Non esistono contratti che non si possano rescindere. L'unica cosa che si deve considerare è il costo di questo atto. Rispetto al costo umano e dei sacrifici dei cittadini che hanno investito in una casa a Triscina, rispetto al costo del mutuo da pagare allo stato che ci presta i soldi per tagliarci i coglioni, è un costo insopportabile? Credo si possa fare in maniera legale sia pure accompagnata da una protesta giustificata ampiamente dai fatti.

Non possiamo permetterci queste spese inutili e dannose. Siamo in default. Dobbiamo pensare a cose più essenziali per la sopravvivenza di Castelvetrano come comune dignitoso e in ripresa. 

 


C'è bisogno di resistenza passiva? Si studi come attuarla. Abbiamo avvocati di un certo spessore a Cvetrano. Trovare un modo, intanto di mettere in pausa le demolizioni, le spese, mentre si conduce una battaglia per una sanatoria che non può essere più catastrofica di tutte quelle che la nostra classe politica ha sfornato pressoché ogni anno negli ultimi 70 anni. Ma le leggi? Le sanatorie vanno sempre contro leggi esistenti e violate. Che sia la legge voluta da Mattarella non cambia di una virgola il fatto che la sua attuazione a Triscina violi le leggi del buon senso. Che poi Mattarella sia morto per questa legge è assolutamente discutibile, anche se non sposta di niente il punto. Non si conoscono nemmeno gli esecutori, nemmeno i mandanti ma si sa il motivo. È troppo incredibile per essere vero! E comunque non c'entra niente. Lo stato si è calato le braghe di fronte a scempi ben più gravi e, sicuramente, ad ogni sanatoria. Che se le cali una volta in più per rimediare a un'ingiustizia.

Disobbedienza civile? Disobbediamo! C'è da fare manifestazioni eclatanti per attirare l'attenzione del potere e dei media? Si facciano! Si elenchino tutte le ragioni ai media che sicuramente si precipiterebbero nella capitale dell'abusivismo che vuole la sanatoria. Si dimostri con carte alla mano come sia insensato, e non è difficile dimostrarlo, quello che sta succedendo a Triscina. A volte i media possono trasformarsi in formidabili alleati.

Primo fermare le demolizioni, fare poi un piano di resistenza che ci consenta di condurre quella battaglia che mai nessun sindaco si è voluto intestare.

E se il sindaco insiste con le demolizioni, se, cioè, si schiera contro il buon senso? Boicottaggio. resistenza passiva: ci si stende davanti alle ruspe. Ti mettono in galera? Medaglie al valore.

Qualcosa bisogna fare. Qualcosa bisogna fare!



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