Tutti mafiosi e omertosi a Castelvetrano?


 

Leggo da giorni lamentele da parte di tanti castelvetranesi, che accusano i media di farci apparire come "non siamo", cioè "omertosi e mafiosi". Rimango di sasso di fronte a questo atteggiamento per due motivi. 1) sulla cattura di MMD ho letto e visto tutto ciò che si poteva vedere e leggere e non ho notato alcuno sforzo da parte dei giornalisti per farci apparire "omertosi e mafiosi" e 2) perché non è vero che non siamo omertosi. Non è vero che non "siamo" mafiosi.

1) L'omertà è un sistema di difesa comune a tutti gli uomini e adottato in tutte le culture e paesi. Non ci si mette contro i potenti, in nessun posto al mondo. Chi non adotta questa fondamentale precauzione corre seri rischi.

Non c'è niente di cui vergognarsi: quando in gioco è la tua esistenza sei disposto ad affermare le cose più incredibili: «Ma io lo conoscevo solo da qualche settimana, si è presentato stamani alle 5 a casa mia chiedendomi il favore di accompagnarlo in clinica e l'ho accompagnato». "Hanno arrestato MMD. Lei che ne pensa?" « E che m'interessa?» "Ma come? Il primo ricercato d'Europa, decine di omicidi e non le interessa?" « Io non giudico!» Come si può biasimare questo signore? Certo, non ha fatto una gran bella figura non solo per l'implausibilità delle risposte ma anche per la codardia mostrata. Meglio codardi, però, che avere problemi o peggio. Facciamocene una ragione e diciamo che noi, omertosi, lo siamo, è vero, anche se per ragioni di sopravvivenza. Viva l'omertà che ci permette di vivere indisturbati dove noi abbiamo la nostra vita i nostri cari e i nostri interessi. Quelli che vengono a "intervistarci" siano essi giornalisti o carabinieri oggi ci sono e domani mi avranno già lasciato a cuocere nel mio brodo. L'assenza dello Stato nel sud è una delle prime cause dell'affermarsi della criminalità organizzata. Ci difendiamo anche dall'assenza dello Stato con l'omertà. Non è peccato l'omertà per paura o per costrizione. È anzi legittima e, persino, dignitosa. Cosa diversa è l'omertà per connivenza che però si limita ai soli "punciuti".



Certo è diverso dire "È stato un errore catturarlo, dopo che ci hanno mangiato tutti e adesso che non serve più ..." o "Almeno dava da mangiare con supermercati cantieri ecc", frasi da cui traspare una certa simpatia per il boss. Poi per il resto anche nell'Idaho l'omertà è come dappertutto. Allo stesso modo è vero che la criminalità esiste ovunque, ma è altrettanto vero che la nostra criminalità ha struttura, organizzazione, cultura e tradizione proprie. E si chiama Mafia, che anche lei esiste negli States dove l'abbiamo esportata noi. Non basta dire, però, che l'omertà e la mafia esistono ovunque per esorcizzare la nostra mafia. "Esiste ovunque , quindi da noi non esiste. Se tutti delinquono nessuno delinque."  Non funziona così.

2) Poi, guardiamoci negli occhi. Vi chiedo. Quanti devono essere i mafiosi in un paese perché venga definito "mafioso"? Non basta e avanza che siamo la città del capo della cupola mafiosa siciliana? Non basta che da trent'anni a cadenza pressoché annuale vengono arrestati decine e decine di fiancheggiatori e mafiosi? Centinaia di persone; solo quelle arrestate!

Noi a Castelvetrano siamo quello che si vede in tv, siamo anche il vecchietto con la coppola che dice che MMD era una persona perbenissimo, siamo anche il consigliere Giambalvo che si farebbe 30 anni di galera per Matte'. Non sono mica falsi castelvetranesi! Non cambierebbe l'impressione che si ha di Castelvetrano neanche se intervistassero il nostro "cultore di storia", quello che "parla un italiano fuori della vulgata". Ai bassi livelli negano che la mafia esista, agli alti livelli minimizzano l'incidenza della mafia nella nostra società. In tutt'e due i casi si chiama omertà.

Tutti questi che si lamentano devono avere un alto concetto di sé per non capire che  se anche la stragrandissima maggioranza dei castelvetranesi è laboriosa e onesta (dappertutto sono laboriosi e onesti) non per questo non abbiamo la mafia. Era nell'amministrazione del nostro municipio.  

Che altro dovrebbe succedere perché ammettiamo finalmente che

 "Houston, abbiamo un problema."



Non ho sentito nessuno mettere in discussione le nostre bellezze e l'onestà della quasi totalità dei castelvetranesi. Non l'ho mai sentito. Mi dite chi, quale tv l'ha detto? Non è la tv a mostrarci come non siamo, siamo noi che ci mostriamo quello che siamo, che ci piaccia o no. Neanche noi stessi certe volte, ci piacciamo guardandoci allo specchio. Ma solo ammettendo che il brufolo ce l'abbiamo riusciremo a curarlo.

Partiamo da questa consapevolezza, perché consapevolezza è mezza guarigione.



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