Ancora sulla "rianimazione" del centro storico. Lo scopo evidente non è di portare i cittadini a far pace con il centro storico e la sua bellezza.
Ancora sulla "rianimazione" del centro storico:
Lo scopo evidente non è di portare i cittadini a far pace con il centro storico e la sua bellezza.
Non è certo un'operazione culturale di rivalutazione delle nostre radici. Sono i commercianti in agonia, per la spietata concorrenza dei grandi distributori nazionali e internazionali, anche online, che chiedono l'impossibile: convincere i castelvetranesi a comprare più caro in cambio della bellezza della città.
Ammatula ti pettini e t'allisci chi lu cuntu chi ti facisti un t'arrinesci!
Se non sono in grado di battere con l'originalità e la qualità dell'offerta i grandi commercianti, i piccoli sono destinati a soccombere. Ma la qualità e l'originalità non sono per tutti noi morti di fame. È solo per pochi, non per masse di movidosi! A meno che non si parli solo dei bar che venderebbero alcol a botti.
A chi parla di Mazara e degli "investimenti che "illuminati" sindaci "non politici" avrebbero fatto sul loro centro vorrei ricordare che lì non è stato fatto niente di particolare che non si sia fatto nelle altre città. E tutto in anni recenti. Tutte cose, la pedonalizzazione del centro, il suo abbellimento - qualche ceramica incrinata da polemiche di corruzione del sindaco Nicolò Cristaldi (HAJTO Ceramiche), dei grandi vasi con piante - che non c'entrano niente con la promozione della movida.
La movida a Mazara c'è sempre stata, anche quando, sessant'anni fa, non erano neanche alle viste le ceramiche di Baffone, fascista, o la pedonalizzazione.
Piazza Mokarta e il lungomare sono sempre stati un centro d'incontro, non solo per i mazaresi, ma anche per noi giovani teenager un po' "rurali" (i cugini di campagna) di Castelvetrano, che se volevamo ballare andavamo alla discoteca di Ludovico, se volevamo giocare a "Buling" a Mazara dovevamo andare! Se volevamo mangiare a ristorante andavamo a Mazara.
I mazaresi non si riuniscono a piazza Mokarta per la gradevolezza del contesto, anche se c'è pure quella e in più il mare e il lungomare pieno di ristoranti. Non ci sono tornati perché qualche sindaco illuminato ha messo le sue ceramiche o per le panchine, nel centro della strada nel corso Umberto.
Non ci sono tornati, nessuno ha dovuto convincerli a voler bene al proprio centro storico. Non se ne sono mai andati. Potrei scommettere che anche al
tempo dei fenici i liberi si riunissero lì vicino al porto. Quello è il posto dove sempre si sono riuniti i giovani mazaresi e anche i meno giovani.
"La movida castelvetranese si può culturalizzare, la puoi rendere non soltanto una sorta di scimmiesca corsa all'ultimo grido"
Non saranno abbellimenti e vasi con piante non
sofferenti a spingerci al centro. Quella è roba per la decenza e per turisti, non per i locali. I romani a una visita al Colosseo preferiranno sempre L'Anagnina o Porta di Roma.
Ma poi cosa c'è di male ad andare a passeggiare a Mazara? Mancanza di patriottismo?
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