Curtigghiu spacciato per discorsi "tecnici" o seri, in un linguaggio noto soltanto a loro.





Non mi meraviglio che la "politica" si riduca a queste miserie - chi non ne è consapevole? -ma che non abbiano nessuna vergogna a mostrarsi in tutta la loro meschinità "politica", che non abbiano neanche un piccolo accenno di rossore. Non si sentono neanche in dovere di abbellire questo "curtigghiu" da bassifondi con qualche motivazione ideale o politica. Che ne so? "Questo assessore nominato non mi piace, perché è contrario ai contributi pubblici ai privati". Avrebbe senso per giustificarsi con i propri elettori e iscritti. Ma così, sfacciatamente sbattuto in faccia!! 

    Curtigghiu spacciato per discorsi "tecnici" o seri, in un linguaggio noto soltanto a loro.

Ma cosa può interessare a noi elettori della burocrazia e dei livelli di comando di un partito. Da più di trent'anni la politica è diventato questo. Una questione di persone, non di idee, di potere e noi elettori non votiamo per un'idea, ma per don Ciccio e don Tano i quali non si combattono tra loro per un'idea ma per il potere.

I diritti come favori elargiti. Proprio come quando c'erano davvero don Ciccio e don Tano. 

    E non esistono più le correnti dei partiti. In ogni lista o partito c'è una corrente per ogni testa. E noi in balia delle correnti.

Non abbiamo forse assistito pochissimo tempo fa al tentativo grottesco di un tale Papania che, dopo averne combinate delle belle, tentò di "costruire" una sorta di super-partito provinciale? Reclutava, non semplici politici o aspiranti tali, ma politici che gestissero già un potere - consiglieri, sindaci, amministratori  a qualsiasi partito appartenessero (!!!!)  (capito il furbo?) - e aveva raccolto un certo consenso anche a Castelvetrano dove aveva rimediato almeno quattro o cinque consiglieri. Dopo l'ennesima bufera giudiziaria abbattutasi su Papanìa non ne ho saputo più niente. Spero perché Vìa - così si chiamava il mostro -  si è sciolta.

Parlano di "procedure politiche", di livelli "provinciali" e "regionali", di "ruoli degli eletti", "scelta arbitraria". 

Parlano di "strappo politico" e un cittadino, che ha votato per un'idea e per pagare meno TARI, non pensa a tecnicismi burocratici di partito e dissapori e indecorose zuffe interne e guarda con il punto interrogativo stampato negli occhi a queste spiegazioni.

«... il coordinatore provinciale non ha alcuna autorità nelle nomine!" 

«No, è lei che non ha alcun titolo per attribuirsi la facoltà di riconoscere o meno ruoli e funzioni di partito!" 

«non rappresentate il vero spirito liberale di Forza Italia"

«Ci vediamo in congresso!"

Cadono le braccia, nonostante l'accenno alla mancanza di spirito liberale di alcuni forzitalioti, l'unico a un'idea politica.

La politica da noi non ha mai attratto il meglio della società che ha cose più importanti da fare che vivacchiare alle spalle della gente. 

Neanche prima di oggi. La sostanza è sempre quella. La cutra.

Un giorno chiederò a qualcuno di questi politici (?) di spiegarmi la differenza ideologica e politica tra Forza Italia e Fratelli d'Italia o la DC di Cuffaro o anche il PD? Neanche sotto tortura potrebbero inventarsi qualcosa di plausibile. 

Tutti si riuniscono fraternamente al Rotary e compagnia bella!

Questo lascia stupefatti, che non siano consapevoli dell'immagine che proiettano al pubblico! Pensano di dire cose normali, accettabili. 

No, non siete affatto normali. 

Siete il frutto degradato di decine d'anni di arbitrio e corruzione.

 Solo io vedo questo?


Era già successo poco fa: questi i link.


Che cose penose!


La stannu purtannu a vriogna!






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