La diatriba Gentile non riguarda la sua opera filosofica che nessuno s'è mai dato la briga di leggere né mai lo farà, ma il suo essere fascista, un fatto, la sua riforma "che più fascista non si può", un altro fatto.




No, non mi meraviglio di ciò che scrive Marcello Veneziani, uno dei pochi intellettuali fascisti italiani, tra i più fascisti.

Cosa può dire un fascista di Gentile se non quello che diceva Mussolini della sua riforma scolastica: "La più fascista delle riforme!"

Cosa può dire di Gentile uno che si rifiuta di celebrare il 25 Aprile.

Uno che ha curato l'antologia  gentiliana "Pensare l'Italia" (Le Lettere)? Cosa?


Mi meraviglia che Francesco Sammartano lo presenti come l'eroe del pensiero oggettivo " Per riflettere liberamente, senza il pregiudizio mentale delle etichette e delle categorie pseudopolitiche ..."

Un fascista che riflette senza il pregiudizio delle etichette politiche?

Mi è molto familiare questo sbarazzarsi delle idee e dei movimenti di un secolo dicendo che "Destra e Sinistra non esistono più". È un discorso che fanno solo i fascisti, per far dimenticare il fascismo che, secondo loro, non esiste più! Se non esiste non ha ragione di esistere l'antifascismo, dicono! Lo dicono senza vergogna, contro ogni evidenza, contro il fatto , sotto gli occhi di tutti, che il fascismo è tornato a governare il Paese e il paesello di Gentile. E persino l'America.

Come si fa a definire Veneziani uno" senza categorie pseudopolitiche"

Tra parentesi, cosa sarebbe una politica "pseudo". Forse che le categorie degli avversari sono per definizione false?

Come si fa a non individuare un perfetto fascista (quindi non libero da pregiudizi politici) in uno come Veneziani che afferma:

"Dopo l’Anpi, l’associazione partigiani estinti, e Rifondazione Comunista anche il Comitato per la difesa della Costituzione di Trapani scende in campo contro la celebrazione del 150° della nascita del filosofo Gentile. Delirio d’intolleranza o la chiusura mentale?"

Lui che non ha mai tollerato che si celebrasse la liberazione dal fasci-nazismo!!

Oppure: 

"gli sciagurati ignoranti (dal verbo ignorare) che disprezzano Gentile senza conoscerlo"

Sono sicuro che tutti saranno d'accordo con me che ce ne sono molti di più che lo apprezzano senza conoscerlo. 

Di castelvetranesi che abbiano letto qualche pagina di Gentile ce ne saranno due o tre, a volere essere ottimisti.

"No, non sanno, e non vogliono saperne"

Uno libero da schemi mentali e pregiudizi politici sarebbe uno che afferma che "i veri nemici della cultura, i nemici militanti, ideologici della cultura e della circolazione delle idee stanno precisamente da quella parte, presso l’Ufficio Permessi dell’Intellettuale Collettivo" 

A sinistra, cioè. 

Non so come si faccia ad affermare una falsità storica di queste dimensioni: la Destra e la cultura non hanno mai avuto niente a che spartire. Per cinquant'anni non si è parlato d'altro che "dell'egemonia culturale della sinistra" - se ne lamentavano proprio i fascisti. 

L'affermazione che la cultura non dà da mangiare l'ha sempre fatta la destra. L'ostentazione e il vanto di ignoranza come forma di lotta alla cultura, uno strumento del diavolo che corrompe la purezza della mente. 

Qual è stato il primo provvedimento preso dal fascista Trump non appena preso il comando?

Preparare il decreto per eliminare il dipartimento dell’istruzione!

Gli attuali governanti fascisti sono un esempio lampante dell'incultura della destra! 

Da Giorgia la pescivendola, giù giù per tutti i parenti che si è scelta, all'ineffabilmente pre-culturale Salvini sono tutti a gridarci che la cultura non solo non dà da mangiare ma non serve neanche per governare o, meglio, comandare. I fascisti non governano, comandano.


Il fatto è che la diatriba Gentile non riguarda la sua opera filosofica che nessuno s'è mai dato la briga di leggere o lo farà, riguarda il suo essere fascista, innegabile, la sua riforma "che più fascista non si può", innegabile.

E si può essere contrari a celebrare, non un fascista, il teorico del fascismo?

Si può senza essere accusati di ignoranza e di preconcetti  politici?

A Veneziani piacerebbe che l'antifascismo fosse ridotto a un pregiudizio!

L'antifascismo è un'idea nobile. 

E non è neanche facile combattere contro un nemico che è come un buco "nero"!

Francesco Sammartano, con immutata stima!

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