Ci diciamo tutti pacifisti. Quelli che tifano per Zelensky e quelli che tengono per Putin.



 Ci diciamo tutti pacifisti. Quelli che tifano per Zelensky e quelli che tengono per Putin.

I putiniani vogliono la pace con la resa dell'Ucraina e la vittoria della Russia.

Gli ucrainisti vogliono anch'essi la pace con la vittoria di Zelensky e la rinuncia della Russia.

Ma i putiniani sostengono che i pacifisti "veri" sono loro (????), che tifano per un guerrafondaio, il più potente guerrafondaio, da vent'anni dittatore del suo paese e degli altri della confederazione russa che non hanno altra scelta. Tifano per uno che ha avvelenato e ammazzato in qualche modo i suoi avversari politici o messi in galera. Questi pacifisti tifano per un ex capo del KGB che esordì nel 99 come primo ministro con la guerra alla Cecenia ribelle. Questa guerra continua ancor oggi.

Coltivano sentimenti nobili come la Pace e l'amore ma amano un criminale, un despota forse il più pericoloso dopo Hitler. Ma la pace non la chiedono mai a Putin, che ha un arsenale secondo a nessuno. A lui i vari fascisti, i veterocomunisti e i grillini non chiedono il disarmo. Non gli chiedono di finire la guerra così come l'ha cominciata. Non vogliono la pace di/da Putin. 

La chiedono alla NATO, in particolare all'America, fonte di tutti i mali, come nella narrativa sovietica e fascista da cent'anni in qua.


Del pericolo che costituiscono i fascisti e i veterocomunisti nessuno può venircelo a insegnare, a noi italiani. Quello che ancora sembriamo non avere capito bene è il pericolo costituito dal M5S  del pagliaccio Conte e dello statista Grillo.

E questa sottovalutazione è del tutto incomprensibile, visti i danni incalcolabili che ha fatto al governo (una vera disgrazia) e, adesso, all'opposizione dei fascisti, anche loro putiniani nel cuore. Al governo è riuscito a cooptare i fascisti di Salvini il quale si vide premiato con il travaso dal M5S di metà dei grillini nella lega. 

Con Salvini ha fatto leggi liberticide e ha portato l'Italia, su un vassoio dorato, ai fascisti di Meloni. 

L'unica cosa populista, il reddito, l'ha fatta male. 

D'altro canto, non si può dire che la posizione putiniana di Conte - un incapace, ha ragione Grillo - non sia in linea con la concezione padronale del partito. Se a questo si aggiungono gli aiuti che Putin non disdegna di dare ai grillini, tutto diventa ancora più chiaro. Mi chiedo se i pacifisti "veri" (i putiniani) credono davvero alle favole che si raccontano.

Non è questione di patria, a cui nemmeno io credo, almeno non quella della vulgata fascista. 

Se qualcuno mi attacca, dico personalmente, entrandomi in casa, io mi difendo senza neanche sentirmi patriota, solo nel giusto. E ritengo che un paese democratico che persegue le forme pacifiche di risoluzione delle controversie nei suoi rapporti internazionali, possa avere la necessità di difendersi da una guerra di aggressione o di annessione senza che questo costituisca un tradimento dell'idea di pace. Anzi. Io aggredito combatto per la mia pace quella che l'aggressione ha interrotto. Uno (persona o Stato) che, in un caso di questi, rinuncia a difendersi è un pusillanime o un finto pacifista perché, tirandosi indietro, facilita la guerra vittoriosa dell'aggressore. 


E tutti quelli di sinistra che ostentano la loro avversione al concetto di "Patria" spesso si rivelano come dei perfetti putinieri alla stessa stregua di un grillino o un fascista o un veterocomunista. 

Anche loro, dei pacifisti "veri", di quelli che vogliono la vittoria nella guerra della Russia e la resa dell'Ucraina. Per la pace, naturalmente. 

Io mi ritengo pacifista almeno quanto loro, ma trovo che, come in tutte le cose, ci possa essere dell'estremismo anche nelle posizioni pacifiste: la pace a tutti i costi (costi che pagheranno altri) è un'aberrazione mentale che fa solo il gioco dei guerrafondai. 


Secondo i putinieri, "veri" pacifisti, la pace è quella che si ottiene con la resa del paese aggredito. 

Io ti aggredisco e se ti difendi sei contro la pace. 

 

Commenti

Post popolari in questo blog

"L'innata bellezza greca insita in ogni italiano". Un avvocato castelvetranese fascio-macho contro la Schlein

L'esercito che presidia il sistema delle piazze e il corso Vittorio Emanuele è semplicemente ridicolo oltre che inutile

il berlusconismo c'era già prima di Berlusconi