Napolitano, ma per favore…!!!

L'intervento dell'URSS con i carri armati in Ungheria nel '56 napolitano, di matteo, delegittimazione, trattativa stato mafia, elezioni
"…oltre che ad impedire che l’Ungheria cadesse nel caos e nella controrivoluzione, [ha] contribuito in misura decisiva, non già a difendere solo gli interessi militari e strategici dell’Urss ma a salvare la pace nel mondo”

Per Napolitano c'era  solo l’Imperialismo Amerikano.

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«La figura di Lenin, teorico e artefice della prima grande rivoluzione socialista, è oggi, per i giovani che si schierano contro il capitalismo, un luminoso punto di riferimento» (Giorgio Napolitano, aprile 1970)



Napolitano fu sempre sostenitore di cause perse, contro il divorzio, contro l’aborto, contro un diritto di famiglia «più avanzato», ma è sempre riuscito – vi si è dedicato tutta la vita – a cancellare le tracce del suo passato ingombrante, in nome di un carrierismo che lo ha premiato, infine, con la più alta carica dello Stato.

Nella sua infinita carriera politica ha scritto parecchi “discorsi”, spacciati per saggi, assolutamente immemorabili, a parte le perle di cui sopra. Il suo percorso politico è sempre stato improntato al moderatismo più deteriore, quello della mediocrità.

Con una Cassazione complice ha preteso che venissero distrutti i file delle intercettazioni che lo coinvolgevano, non su un caso di sesso e bavosità così come eravamo abituati da un altro vecchio ma, nella trattativa tra Stato e Mafia, un operazione che tutti sentono, alcuni sanno, che c’è stata. Ma non lo sapremo mai perché i magistrati che indagavano sono stati contrastati in tutte le maniere, a tutti i livelli e, in cauda venenum, dal Presidente della Repubblica Italiana, il capo dello “Stato”.napolitano, di matteo, delegittimazione, trattativa stato mafia, elezioni
La Cassazione ha motivato l’ordine di distruggere le intercettazioni con il “vulnus” che sarebbe stato arrecato alla Costituzione.
Il vero vulnus è stato questo conflitto tra la magistratura e l’organo costituzionale di garanzia, il Capo dello Stato.
Il vero vulnus è stato non potere conoscere la verità sulla trattativa che non c’è perché non “deve” esserci, perché così vogliono alcuni potenti che si sentono al di sopra di tutto e tutti.
Napolitano fu colpevole di trattativa? Non si sa, né potrà mai sapersi, ma certo le sue azioni sollevano molti legittimi sospetti. 

Adesso, dopo dieci lunghissimi anni da capo dello stato, dopo averci scippato della possibilità di votare, ma soprattutto, crimine tra i crimini, aver incoronato il sopravvalutato Renzi (anche come talent scout lascia a desiderare!), condannandoci a tre anni di perdita di tempo, ci viene a dire che non è ancora tempo di votare.

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Si goda per favore il patrimonio che ha accumulato nella sua carriera di… imprenditore? commerciante? industriale farmaceutico? venditore di armi? ma no, no: politico. Si accontenti di aver “migliorato” le sue tasche. Adesso un riposo assoluto farebbe bene a lui e a noi Italiani di più.

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