Anche l'aglio ha un'anima

 Anche l'aglio ha un'anima, come sa chi bazzica la cucina. Secondo molti cuochi dilettanti e professionisti, anche al disopra di ogni sospetto, è un'anima che si merita l'inferno dell'umido piuttosto che il paradiso della padella. Secondo costoro è quel piccolo germoglio la causa dei mali dell'aglio. Non lo digerisci? Togli l'anima! Ti causa alitosi? Leva l'anima! Naturalmente non saprebbero mai spiegarti perché e percome o citare un qualche studio che dimostri la verità dell'asserzione. Glielo ha detto la nonna o il suo maestro chef o la "saggezza popolare".
È proprio così: non c'è uno straccio di prova! Significa che non è vero? Non mi sento di affermarlo con la stessa sicurezza con cui si afferma il contrario, ma devo ammettere che sono più propenso a credere che sia solo una leggenda. Né mi sento di togliere questa illusione a chi ama crederci: si sa che la fede fa miracoli. Quindi, magari, chi ci crede lo digerisce effettivamente meglio, senza l'anima. Io credo nella potenza dell'effetto placebo. Quante persone si sentono meglio con della semplice acqua a condizione che gli venga presentata come altro!!
A me però rimane la curiosità di verificare. Vorrei, quindi, fare un esperimento "in cieco" alle persone che si offrissero come cavie.
Io l'anima all'aglio non la tolgo, perché, anche ammesso che in quel germoglino ci sia un "concentrato" delle proprietà dell'aglio, per questo mi piace. Viva l'aglio. Infine, vi suggerisco un ulteriore motivo per amarlo: non piace a Berlusconi.

Commenti

Post popolari in questo blog

Cinque (anni di) Stelle.

Scandalosa PrimaPaginaCastelvetrano!

Signor sindaco Enzo Alfano, eppure quando vuole riesce anche lei a mostrare tratti da gentiluomo