"Io non mi confronto con un fascista"




Il siciliano Riccardo Lombardi, di Regalbuto, in TV, quando esistevano solo due canali, in una "Tribuna Politica" si rifiutò sdegnosamente e orgogliosamente di confrontarsi "con un fascista", Almirante, si alzò e se ne andò. 
Quando esisteva un partito socialista degno di questo nome e annoverava tra i suoi Pertini e Riccardo Lombardi, l'antifascismo da poco adulto era una sana pratica anche a destra, dove il fascismo di Almirante era del tutto isolato e minoritario. Oggi il fascismo viene non solo tollerato da quella che si spaccia, vomitevolmente, per una forza di sinistra, il PD, ma l'antifascismo viene anche manganellato per mano del suo ministro fascista nella città della resistenza e del PCI.


Del male che costituì il fascismo per l'Italia e gli Italiani si è perso il ricordo e, oggi, si assiste allo spaventoso risollevarsi del giunco fascista una volta passata la piena. Questa è la vera emergenza del nostro paese. Il punto più basso è la mancata partecipazione del PD a una manifestazione antifascista. Qualcosa che non era mai accaduta prima di Renzi e Minniti e che avremmo preferito non fosse mai accaduto. Quando in una società i delinquenti 

prevalgono, non è colpa loro, che fanno il loro mestiere di bastardi, 
ma di quelli che non li contrastano! Per questo movimenti e partiti che si alleano o strizzano l'occhio ai fascisti di Meloni-sti c..., casa fascio, dio ci Salvini, come FI, M5S, PD costituiscono un pericolo per la democrazia.

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