Tutte le lettere aperte che avremmo voluto fossero rimaste chiuse!


Si va dalla lettera aperta di una "nota" figura, altamente rappresentativa della cultura gesuitica,
presepistica e processionale, alla Petyx delle Iene all'altra, sempre dello stesso personaggio, contro la decisione del povero sindaco Catania di non invitare CV a una cerimonia per l'anniversario del terremoto e accusato, quindi, di lesa maestà. Da quelle dell'ex vice sindaco di Castelvetrano alla cittadinanza e al commissario al comunicato dell'ex candidato sindaco di CV Perricone. Tutti ex amministratori della nostra città, i quali, poiché i nostri mali vengono da lontano, sono corresponsabili della presente situazione e dovrebbero, per un favore a se stessi, avere il pudore di volare basso. Invece no! Si scaldano già per le prossime amministrative. 

Della prima abbiamo già detto. Per chi volesse leggerla:http://www.castelvetranoselinunte.it/lettera-aperta-stefania-petyx-mi-vergognato/96066/  
Gente che bazzica le stanze del potere da decenni e non ha mai alzato un dito contro la mafia o la voce vuole spiegare a noi e alla Petyx come si combatte la mafia. Non con i cartelli con su scritto "la mafia fa schifo" perché di quelli aveva tappezzato Palermo un falso antimafioso, e quindi è frase che non si può più usare(?). Castelvetrano? Che c'entra con la mafia con Castelvetrano? Non lo sappiamo tutti, tranne quelli delle Iene, che tutto il mondo è "mafia"? Castelvetrano sarebbe mafiosa solo perché MMD è nato qui? O perché un anno sì e uno pure arrestano decine di fiancheggiatori mafiosi? Si può essere più insipienti di così, più vuoti? Tanto arroganti e presuntuosi da dire alla Petix: "Perché non venivi a intervistare me al posto di quei cretini che sei andata a cercare con il lumicino ché, io sì, ti avrei messo in riga con il "mio argomentare fuori della vulgata?" No. Non c'è speranza per questo posto dimenticato da Dio.

Tendopoli alla periferia di Castelvetrano
(ph. Giaramidaro)
Poi ci fu quella (lettera aperta), http://www.castelvetranoselinunte.it/sfrattati-anche-dal-belice-identita-perduta-castelvetrano/95672/, ancora del "gesuita", che accusò il sindaco Catania di lesa maestà per non avere invitato CV alla cerimonia per il cinquantenario del terremoto a cui partecipò Mattarella.
Di seguito il mio commento alla lettera aperta.
Ahi serva Castelvetrano, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, ...!
Sto vivendo un momento di profonda crisi d'identità.
Da quando il sindaco Catania ha attentato al nostro onore mettendo in discussione il nostro antico retaggio di cultura e di nobile città del Principe "come-si-chiama", e ignorando il nostro primato belicino io non dormo più la notte! Non mi do pace.
Ma come? Castelvetrano! La città del Principe, la capitale del Belìce (con-l'accento-sulla-i-mi-raccomando-anche-se-ormai-neanche-in dialetto-si-dice-più-così), non viene invitata a una manifestazione che il sindaco Catania organizza per il cinquantenario del terremoto del Belice? Castelvetrano! La "capitale" del Belice, non viene invitata dal sindaco di Partanna?
Cioè, fammi capire Catania. Viene Mattarella, il Presidente della Repubblica Italiana, e te lo ricevi tu e pochi altri, dimenticandoti di Castelvetrano, il “downtown”, il “city centre” di Partanna. Castelvetrano che sta a voi come il capoluogo sta alla provincia. Un paisi di “babbi” chi si permetti d’un mmitari a li faccioli di CV? Questo da noi si chiama mancanza di rispetto e ingratitudine.
Catania, non è che ti sei montato la testa e pretendi adesso di fare il galletto del Belice?
Anche noi avremmo avuto il diritto di stare in prima fila ad aspettare l'ingresso del Capo dello Stato, per stringergli almeno la mano, se non per un autografo che poi "sembrava brutto".
Chi ci restituisce l'onore perduto, adesso che ci hai sfrattato anche dal Belice, Catania, chi? Chi ci pagherà le spese dello psicanalista che dovrà curarci la nostra profonda depressione da "confusione identitaria", chi, Catania? Chi siamo noi? Catania, chi sei tu? Chi ci capisce più?

Poi venne la lettera aperta alla cittadinanza (https://www.primapaginacastelvetrano.it/9391-2/) dell’ex vice sindaco di CV in cui, accusando i giornalisti di essere interessati solo alle falsità, racconta la sua, di verità. Non dice che è falso che il 65% delle tasse non sia stato pagato! Allora, verrebbe da chiedergli, quali sono le falsità dei giornali che questo, e non altro, hanno scritto? Dice che è una falsità parlare di buco nel bilancio. Nessuno l’ha detto! Dice che, tecnicamente parlando, si tratta di crediti, non debiti, del Comune che sono ancora riscuotibili. Nessuno aveva detto il contrario. Nessuno dei giornali era interessato a quale voce del bilancio assegnare le tasse non riscosse. I giornali sono venuti nella città in cui il 65% delle tasse non viene pagato, punto.  E su questo l’ex vice sindaco non ha niente da dire. Ma accusa i giornalisti di non essere interessati alla verità ma solo alle falsità-scoop (Quali?). Che il 65% delle tasse non viene pagato è verità. Avrebbe dovuto spiegarci, lui vice sindaco, come mai!

Poi, non contento, l’ex vice sindaco, ha scritto una lettera (aperta?) anche al commissario pretendendo la restituzione alla città dell’onore perduto (http://www.tele8tv.it/castelvetrano-lex-vice-sindaco-vincenzo-chiofalo-scrive-al-commissario-straordinario-salvatore-caccamo/). E gli chiede di collaborare con lui a diffondere la giusta versione dei fatti (Il commissario aveva fornito una versione falsa? No, ma “i giornalisti hanno sicuramente approfittato della sua buona fede e naività”, poverino!). “Giornalisti senza scrupoli che, approfittando secondo me della sua buona fede, hanno scritto cose infamanti e non vere.” Quali?
La giusta versione dei fatti è la sua. E volete saperlo? Se non si vedono più giornalisti a CV è merito suo. Li ha messi in riga con quattro interviste concesse alle testate televisive più importanti, che non sono mai andate in onda. Non le hanno mandate in onda perché “Ho detto cose semplici e allo stesso tempo mediaticamente non interessanti se dette da un amministratore castelvetranese”.
Mediaticamente non interessanti, ma decisive, anche se nessuno le ha ascoltate, per convincere la stampa nazionale e internazionale a non fare più ritorno a CV.  Cosa sarebbero venuti a fare se lui aveva chiarito tutto ciò che c’era da chiarire? Certo di cosa avrebbero dovuto parlare? Di una SUPERBUFALA condita con olio mafioso e sale del disprezzo. le sue parole. E ancora: “Quando le parlavo (sig. commissario) dei giornalisti che tutto ad un tratto non sono più interessati a noi, lo dico perché penso di avere chiarito che i 42 milioni non erano buco di bilancio e che i castelvetranesi non possono essere evasori nella misura del 65 %.!”

Certo, sarebbe più grave che il 65% dei cittadini non pagasse le tasse rispetto a un 65% di tasse non pagate. Ci livasti lu frariciu! Che volete che sia il 65% di tasse non incassate? Si tratta di un “credito attivo”! La lezioncina del “ragioniere”

Può considerarsi “lettera aperta” il comunicato dell’ex candidato sindaco alle mancate amministrative dello scorso anno Luciano Perricone del Movimento Liberi e indipendenti?http://www.castelvetranoselinunte.it/perricone-allerta-meteo-non-comunicato-tempo-ai-castelvetranesi/96506/ 
Ha voluto far sentire alla cittadinanza la sua rassicurante presenza dopo mesi di latitanza. Sembra dire:Vi faccio vedere come gliele canto al commissario. Non vi ho lasciati soli contro lo stato! 
Rimango basito nell’apprendere che, l’allerta Meteo ,per il maltempo di oggi, è stata comunicata ai cittadini solo stamani alle 9.30.” Le citazioni sono esatte, comprese le virgole.
“Seppur ormai ampiamente conosciute, le criticità del sistema fognario castelvetranese oggi, si sono tutte rappresentate e senza nessun pre-allarme. La zona della Stazione è sempre stata a rischio allagamenti ma nessun cartello è stato posto per avvertire i cittadini delle imminenti piogge.”
A parte che “me nonnu prima di nesciri taliava fora di la finestra pi ssapiri comu comportarisi, e ‘unn avia bisognu di allerti”, oggi solo chi non ha uno smartphone (nessuno, quindi) non viene allertato sul meteo avverso. Sul mio era regolarmente previsto, e non ho sentito la mancanza della tempestività dell’allerta.
Avete mai visto negli ultimi vent’anni, quando ogni anno i tombini della Piazza Stazione venivano catapultati a decine di metri di distanza, un cartello che avvisasse delle piogge imminenti? Io non ne ho mai visti. E di che cartello avevano bisogno molti proprietari di case nella zona Orto in via Quasimodo, che si ritrovano con il contenuto delle fogne dentro casa ogni volta che piove “forte”.
Comunque non tutto il male viene per nuocere. Adesso sappiamo che per Perricone è sufficiente mettere un cartello di avviso “pioggia imminente” per mettersi a posto la coscienza. Mi ricorda quel cartello che, sulla provinciale Castelvetrano- Santa Ninfa, avvertiva “Strada dissestata”  e che fece bella mostra di sé per un ventennio prima che la strada si “assestasse”. Che Dio ci protegga.

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