Quante firme occorrono per abrogare un piano sanitario già approvato ed esecutivo?

 

Le petizioni mediante la raccolta di firme esistono da tempo immemorabile. Da quando esiste un sovrano e un suddito lì si sono già create le condizioni adatte a una petizione. La petizione è una supplica che il suddito rivolge al sovrano perché voglia esaudire una sua istanza. In certi casi e momenti era l'unico modo di chiedere un cambiamento. Da quando si può votare ha perso molto del suo appeal e della sua ragion d'essere, anche se rimane un pilastro delle democrazie moderne, che vogliono assicurare a tutti il diritto di chiedere il cambiamento. Almeno chiederlo! Ottenerlo è difficile come ai tempi dei sovrani assoluti. Adesso le petizioni di sensibilizzazione con la raccolta firme si possono fare anche online e hanno la stessa validità dei banchetti fisici. Chissà quante ve ne sono passate davanti agli occhi, di tutti i tipi per:

- Riduzione tasse universitarie per l'anno 2020/21
- Fermiamo l’ordinanza di abbattimento dell’orso di Fontana Maora!
- Salviamo la costa di Golfo Aranci
- Mauritius: salviamo questo paradiso dal disastro ecologico!
- Salviamo l'orso Trentino dall'uccisione
- Salviamo la Whirlpool di Napoli

e, magari vi sarà anche capitato di firmarne una. Non credo, però, che vi sia capitato di saperne più niente. Avaaz o change punto org., organizzazioni per profitto, mai ti fanno sapere che ne è stato delle firme. 

Se l'orso trentino si è salvato oppure no. 
 

Cosa molto discutibile quella della raccolta delle firme: non si sa mai quante firme occorrano, solo che devono essere "il più possibile" senza, però, garanzia alcuna di successo. La raccolta di firme delle proposte di legge di iniziativa popolare è regolamentata e il numero di firme stabilito in 50.000.
Per richiedere un referendum abrogativo ci vogliono 500.000 firme autenticate.
Per le petizioni popolari non è richiesta né un numero minimo né l'autentica delle firme. 

 


 

Questo ci dice già del valore che hanno le petizioni, il cui accoglimento dipende solo dal "sovrano" e prescinde dal numero di persone che le firmano.
Uno che crede nella raccolta delle firme come un modo di incidere sul potere deve essere consapevole che si tratta della maniera meno forte di farlo. In Italia i governi se ne sono strafregati dei risultati di certi referendum, previsti dalla costituzione, figurarsi di quattro firme raccolte da Avaaz o changeorg o orgoglio.

 Ripeto qui le domande che ho già fatto in un mio post precedente:

  1. Nel 2018 Orgoglio cvetranese organizzò una raccolta di firme che aveva la stessa motivazione di quella attuale. Non se n'è sentito più niente. Mi chiedo perché! 
  2. Mi chiedo quante firme furono raccolte allora e che fine abbiano fatto! 
  3. Sono state raccolte e inviate a chi? Dopo l'invio delle firme alla Regione, immagino, ci furono sviluppi e, se sì, quali? Non bastarono le firme?  
  4. Vi siete fatti un'idea, dopo quella prima esperienza, di quante firme occorra raccogliere per fare breccia nel cuore di Musumeci? 
  5. Perché state ripetendo una cosa che avevato già fatto oltre due anni fa senza apprezzabili risultati? 
  6. Cosa vi fa pensare che, invece, questa è la volta buona? 
  7. Perché adesso dovrebbe funzionare ciò che ieri non è valso a niente? 
  8. Cosa avete sbagliato nella prima raccolta firme? 
  9. Quegli errori che rimedi vi hanno suggerito per questa nuova raccolta firme? Adesso avete un'idea più chiara di quelo che farete con le firme raccolte? 
  10. E un'idea più precisa del numero di firma da raccogliere? 
  11. 1000 bastano? 2000? 10000? 
  12. Cosa succede quando si raggiunge quota 10000? 8000 non faranno cambiare idea a Musumeci? 10000 sì? 

Spiegate al popolo, restio a firmare, perché dovrebbe, qual è il vantaggio di raccogliere delle firme per abrogare un piano sanitario già approvato ed esecutivo!

Commenti

Post popolari in questo blog

Cinque (anni di) Stelle.

Scandalosa PrimaPaginaCastelvetrano!

Signor sindaco Enzo Alfano, eppure quando vuole riesce anche lei a mostrare tratti da gentiluomo