«Se devi dire la tua opinione all'1% fai una dichiarazione, non un partito»





«Se devi dire la tua opinione all'1% fai una dichiarazione, non un partito». Emanuele Macaluso a Carlo Calenda.
Parole sante. Vale anche il 2.3% di Renzi, credo.

Bisogna dire però che sbaglia il 95enne dirigente storico del PCI, sindacalista e giornalista, se davvero pensa che a Calenda interessi il partito. Non è cretino, almeno, non tanto quanto Renzi. Lui si offre sul mercato della politica come il manager che può introdurre quella "capacità gestionale che manca ai politici".
Non fa altro, su Twitter e nelle interviste e in Tv, che dire che lui è a disposizione per qualsiasi aiuto lui possa dare in una situazione drammatica come l'attuale dove si richiede "capacità gestionale", mentre si sa "che i politici in vita loro non hanno mai gestito neanche un bar". Le virgolette citano - a memoria - le parole di Calenda.

Lui è già stanco. Nel suo rilancio politico ha speso così tanto, in termini di impegno suo personale e di denaro, che si è, ormai, annoiato a urlare le sue idee e le sue soluzioni "scientifico-manageriali" su tutte le piattaforme comunicative senza che nessuno lo cachi. Figurarsi se ha voglia di imprigionarsi in un partitino al 2,3%, all'ombra del cazzaro 2. Calenda è gallo non gallina. Lui vuole responsabilità di governo subito, non fare politica e carriera in un partito, che noia! Infatti lui si appella e si rivolge a chi governa perché si decidano a cooptarlo in cambio di una vernice di managerialità e competenza da padrone confindustriale.

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