Nessuno saprebbe dire "Mi dassi un mazzu d'accia" in Inglese, né in Francese, né in Latino. 2

 


    Un giudizio è quello a cui si arriva dopo aver fatto la tara, dopo aver tolto il siero, scremato la cosa che si vuole giudicare. Alla fine uno dice promosso o bocciato. Io boccio il liceo classico come ordinamento scolastico che non si trova, peraltro, in nessun paese progredito al mondo. Un giudizio è il quaglio dei pensieri. E quando si quaglia non si ammettono "Ma Mussolini ha anche fatto cose buone!" 


Allo stesso modo penso che il liceo classico è stato un disastro tutto italiano.

Niente salverei del Classico?

    Della mia esperienza al liceo classico salvo solo qualche insegnante. Il fatto che io mi esprima in italiano corretto, che, tuttora, conosca bene il latino, che abbia fatto tesoro del greco imparato, non è certo merito del Liceo classico, ma mio e solo mio, ché passavo le giornate sui libri. Spesso ho imparato quello che so nonostante la scuola. Se il merito fosse dell'ordinamento scolastico tutti o un'altissima percentuale di quelli che escono dal classico dovrebbero mostrare gli stessi standard e, invece, non è così.


     Ne conosco di ex classici e solo pochi raggiungono risultati all'altezza dell'immeritata fama del liceo classico. Su trenta alunni, al classico come in qualsiasi altra scuola, solo tre quattro si distinguono. Gli altri rimangono avvolti in una indistinta nube di ignoranza che li accompagna per tutta la vita. In un liceo scientifico questi avrebbero forse imparato un po' di matematica in più, un po' di chimica in più, un po' di fisica e invece la loro mente è occupata dal vuoto che gli ha lasciato il latino e greco. Ma anche il liceo scientifico è fatto a immagine e somiglianza del classico e di scientifico ha veramente poco.

    La rovina culturale degli italiani è sempre stata la preminenza del Liceo Classico. E non solo per tutti i faticosi e inutili studi di lingue morte e sepolte come il Latino e il Greco, che in sé e per sé non sono questo grande danno, ma, soprattutto, perché ha impedito a generazioni e generazioni, lungo tutto il secolo trascorso, di accostarsi a quella che da trecento anni è il fulcro e il motore del progresso e della cultura, la scienza.


    Io ho frequentato il liceo classico. Gli insegnanti di scienze, biologia, fisica, erano persone mediocri, appena sufficienti, (non che gli insegnanti di filosofia fossero migliori, intendiamoci!) che al liceo scientifico non potevano insegnare e venivano appioppati al Classico, tanto lì a chi interessa la scienza.     Anche l'atteggiamento degli studenti era speculare a questa idea sbagliata. Quindi quell'ora o quelle due ore di scienza alla settimana erano la ricreazione dalle materie importanti, Latino, Greco, Italiano.


    Erano le ore in cui ci si divertiva a rendere impossibile la vita a quei poveri insegnanti, magari alle prime armi, le lezioni durante le quali si inventavano e mettevano in pratica ogni tipo di lazzi e burle, quando qualcuno si divertiva a cospargere la porta dell'aula di alcol e gli dava fuoco. D'altronde l'ignoranza degli italiani, in generale, e dei "Classici" in particolare, è proverbiale.

    È tuttora così.

    È per questo che ritengo che non sia mai troppo tardi per riformulare il proprio approccio alla scienza anche da grandi, anche dopo gli studi canonici.


La prima parte è qui

La terza qui




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