Tutto in mano ai ricchi privati, la sanità pubblica in grave ritardo e in fase di chiusura e quella privata lanciata a bomba

Coda per una ciotola di minestra alla Croce Rossa di Milano

    Questo succede nelle società capitalistiche liberiste, cioè fasciste.

    I politici al servizio dei potenti ricchi tolgono ai poveri e, in un gioco delle parti perfetto, lasciano che i loro committenti e la Chiesa facciano finta di rimediare alle colpe dei politici , facendo l'elemosina a quei poveri che tengono in miseria.
Lo Stato produce queste ingiustizie?
 
 

Ecco che intervengono i cavalieri senza macchia e senza paura, i padroni, a raddrizzare i torti:

    un calendario ai detenuti, 10 buoni pasto ai bambini poveri, i quali sono poveri perché i padroni (gli stessi cavalieri dalla luccicante armatura) pagano i loro genitori una miseria che non gli consente nemmeno di pagare le retta della mensa scolastica o, peggio, un lavoro non ce l'hanno;
    un defibrillatore all'ospedale pubblico, lo stesso che i "loro" politici stanno smantellando inesorabilmente da Berlusconi in poi.
Per dotare Castelvetrano di cinque defibrillatori semi-automatici, per un totale di ca. 4.000 euro, l'equivalente di 2/3 di 1 semaforo, sono dovuti intervenire 28 cavalieri senza macchia e paura, ventotto aziende, alcune, immagino, milionarie, a pagare ciò che lo Stato avrebbe dovuto darci.
Grazie. È doveroso ringraziare.


In realtà le aziende che fanno questi "giochetti", oltre a un ritorno di immagine (non per niente sono donazioni gridate con nome e cognome del benefattore, che danno diritto a una marchetta sul foglio locale, mica le old fashion donazioni silenziose e disinteressate!), godono, in compenso, della prossimità del potere - Vicinu a lu re beatu cu c'è! - quando non lo gestiscono direttamente.
Sono aziende, i cui titolari figurano a volte anche/o come Rotary o Lions, che di fatto governano la nostra città. Non fanno forse cose che dovrebbe fare lo Stato?
Sono dei supplenti di fatto, governanti informali che chiedono di essere pagati, sennò non griderebbero il loro nome e cognome per un buono pasto o per un calendario o per due scivoli per bambini.     Non è forse questo che succede quando si vuole sgretolare la Democrazia del Welfare, la faccia buona del capitalismo, da parte dei neoliberisti?
Quelli che vedono la società come una giungla dove vige la regola del più forte(=ricco).
    Tutto in mano ai ricchi privati, la sanità pubblica in grave ritardo e in fase di chiusura e quella privata lanciata a bomba sul mercato della sofferenza e della malattia alle sue condizioni.
In realtà il costo, per l'ottanta per cento degli italiani, è ben più alto di un defibrillatore o 30 buoni pasto. Ci sta costando la perdita dell'assistenza sanitaria per tutti, che, come l'acqua, è un diritto di ogni essere umano.

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Anna Beria, Baldassare Genova e altri 3

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