"Querelle" gorgogliosa



Antonio Colaci: Lei non si rende conto del danno che sta procurando ad una persona pacifica come me che ha avuto la ventura di essere stato associato assieme al suo Comitato civico alla mafia da chi l’ha convinta ,con le sue deliranti manifestazione di contrapposizione nei confronti di un Comitato civico fatto anche di persone sue amiche da lei conosciute bene per non poterle associare alla mafia. Non si faccia convincere dalle frasi decontestualizzate del suo amico e la smetta anche lei di procurare danni a persone che non conosce.

Sig Colaci, non capisco a chi sia diretta l'ultima frase.
In ogni caso la prego di smetterla di dare le sue spiegazioni di
comodo anche su questa incresciosa vicenda, così come
sul disgraziato corteo del '18. Non la dà a bere a nessuno.
Io non ho associato nessuno alla mafia,
men che meno le persone che conosco in quel comitato che,
come dice lei, sono persone per bene (fino a prova contraria).
Non ho decontestualizzato un bel nulla.
D'altro canto cosa c'è da decontestualizzare quando uno dice che vuole tapparmi la bocca. Ho solo numerato i suoi insulti che chiunque può leggere nel suo intervento integrale e fedele sul mio blog.


Lei si dimostra ancora una volta incapace di chiedere scusa a se stesso, prima di tutto, alla sua integrità e alla sua moralità.
Uno che vuole tappare la bocca a una persona democratica che ha il solo torto di giudicare molto negativamente il suo comitato, il quale ha fatto esclusivamente danni e non ha ottenuto un risultato utile che sia uno, dovrebbe soltanto vergognarsi e chiedere scusa. Non a me, che delle sue scuse non me ne faccio niente, ma a se stesso e ai suoi amici, i quali non hanno niente di cui ringraziarla, per il modo scellerato in cui ha condotto una polemica che avrebbe richiesto meno furore e più raziocinio. Lei, invece pretende di cadere in piedi senza alcun danno, mantenendosi sui suoi insulti, e fare la bella figura dell'uomo di pace: "perché io sono uomo di pace, non come lei che nel suo profilo si rappresenta come Hannibal the cannibal". Lei sarà una persona per bene ma vuole fare il furbo. " Lei non si rende conto del danno che sta procurando a una persona pacifica come me". Lei, sig. Colaci, non sa quali danni abbia procurato la sua aggressività e i suoi insulti (bell'uomo di pace!) alla mia persona, quale paura e sgomento abbia suscitato nel mio cuore, e quante notti insonni mi hanno causato le sue minacce.
Adesso lei se ne esce facendo la vittima. Il danno, Colaci, se l'è procurato da solo. Si chieda scusa e vedra che si rasserenerà. E la prossima volta, invece di perdere tempo a "capire se c'è un modo per tappare la bocca a un sepolcro imbiancato come me", cerchi degli argomenti contro la mia teoria che è la seguente: solo la mafia aveva interesse a una manifestazione contro lo Stato e voi, persone per bene, l'avete fatta. Siete degli sprovveduti? Siete degli ingenui facilmente manipolabili? Siete così poco intelligenti da non capire ciò che tutti capivano? Siete così testardi da non avere accolto il segnale negativo del commissario Caccamo e le dure parole di Fava? Avete scelto uno slogan imbecille, invece di uno bello chiaro, di quelli che ben si addicono a chi ha a cuore le sorti della città, tipo "Sono castelvetranese e sono contro la mafia"? Non avete avuto il coraggio di definirvi contro la mafia (ci mancherebbe! Dichiararsi contro la mafia qui, nel paese della mafia?)?
Io non ho la risposta!
Me lo dica lei, invece di volermi tappare la bocca.

Commenti

Post popolari in questo blog

Cinque (anni di) Stelle.

Scandalosa PrimaPaginaCastelvetrano!

Signor sindaco Enzo Alfano, eppure quando vuole riesce anche lei a mostrare tratti da gentiluomo