Mattarella è stato eletto presidente proprio perché non dispiaceva a nessuno.





Un burocrate grigio e pavido. Questo è sempre stato. E non sembra volere dare un segno di vitalità, di genialità, di indignazione. A molti, come al mio amico
Gaspare Aiello, Mattarella piace anche perché è siciliano. Ma non basta essere siciliano per essere un buon presidente della repubblica. Non basta essere il fratello di una vittima della mafia per essere un buon politico. È stato eletto presidente proprio perché non dispiaceva a nessuno. E quando uno non dispiace a nessuno...





E infatti continua a non dispiacere a Salvini e co. Sembra che i limiti nella funzione di Presidente della repubblica ogni presidente li sposti a proprio piacimento. Senza che la sia pure debole democrazia sia crollata. 

Siamo passati dal presidente all'americana, quel residuo di comunismo anni 50 pro-urss, Giorgio Napolitano, 

che faceva e disfaceva a suo piacimento, nominando presidente del consiglio gente mai eletta dal popolo, arrogandosi il diritto di non essere giudicato dalla magistratura e facendo distruggere con fare perentorio da repubblica delle banane tutte le intercettazioni che lo riguardavano e lo coinvolgevano in quella scandalosa trattativa con la mafia. Uno che nella sua vita aveva esultato quando l’unione sovietica aveva invaso l’Ungheria con i carri armati per soffocare vagiti di aspirazione alla libertà. 
Siamo passati da uno che aveva spostato i paletti delle sue funzioni ben al di là del buon senso costituzionale a un morto vivente. 
Siamo passati da un picconatore del buon senso e della democrazia Kossiga, un personaggio controverso ed ambiguo.
“Servo del potere, di un certo potere, più che della Patria di cui nel momento del trapasso si è riempito la bocca.
Servo di oscuri interessi militari, nazionali ed esteri, di animo fortemente golpista, allergico alla legge se questa non asserviva il suo pensiero spesso bigotto, reazionario e del più ottuso clericalismo.
Non ha esitato nella sua vita ad abbandonare le persone che servivano lo Stato consegnandole direttamente nelle mani dei carnefici.
Uno per tutti il giudice Livatino che lui non esitò a definire “giudice ragazzino” (guardatevi il film che ne ricostruisce la storia) dando così il via libera alla mafia che poco dopo provvide ad eliminarlo.”
https://alphaomeg-360gradi.myblog.it/2010/08/20/quando-kossiga-si-scriveva-con-la-k-e-le-ss-naziste/

Da uno che durante il suo mandato presidenziale volle “togliersi tanti sassolini dalle sue scarpe” da “gladiatore”, che si scagliava contro chiunque, sindacati, giudici, CSM, lui che aveva lasciato morire Aldo Moro nelle mani dei brigatisti, da uno che della Costituzione di cui era il garante, faceva strazio e pezza per il suo culo di fascista.
Da un leccaculo come Scalfaro. Da un ligio e anonimo impiegato dello stato come Ciampi.
Siamo passati a quest’altro ectoplasma di Mattarella di cui non si conosce alcun merito particolare, né accademico né politico, tranne quello di essere il “fratello di” e siciliano, se questo è un merito. Per il mio amico Gaspare Aiello lo è.
Possibile che non ci sia una via di mezzo. Possibile che lui non possa fare sentire la sua voce in maniera più forte e autorevole? Possibile che debba limitarsi a timide considerazioni sul valore dell’accoglienza in questi suoi discorsi formali e noiosi che nessuno ascolta e di fronte ai quali Salvini si scompiscia dalle risate? Possibile che un presidente della repubblica non possa fare sentire la sua opinione sulla Sea Watch, sul dramma di quelle decine di esseri umani in balia delle onde e dei capricci di un pazzo? Possibile che un presidente della repubblica, al di là di generiche frasi di circostanza, non possa fare sentire la sua solidarietà personale al capitano della Sea Watch e dei suoi sfortunati passeggeri. Impossibile. 
KoSSiga poteva vantarsi di aver fatto parte di
un’organizzazione segreta e fuorilegge come Gladio, senza andare in galera e Sergio non può chiamare a colloquio il primo ministro per avere ragguagli sull’accaduto. Possibile che KoSSiga potesse permettersi di dire le sue deliranti pazzie, fatte passare per esternazioni, e non sia mai andato in manicomio e lui, il ghiro Sergino, non possa mettere nelle sue parole un pizzico di protesta contro il fascismo di Salvini che sta macchiando irrimediabilmente il nostro paese, un pizzico di foolishness alla Steve Jobs?
Nessuno di voi che, adesso, mi ricordate i limiti delle funzioni del Presidente della Repubblica, che, in realtà sono molto ampi da Napolitano in poi, ha fiatato quando questo stesso presidente, questo uomo pio e ligio, quest’uomo che ha a cuore la costituzione del nostro paese, questo uomo dalla “placida ragionevolezza”, questo siciliano serio e tutto d’un pezzo, ha forzato, in maniera mai prima sperimentata, il suo potere d’intervento, spostando i paletti delle sue funzioni ben al di là del consentito, quando si è opposto illegittimamente e puerilmente alla nomina del ministro designato Savona. Un intervento, quello sì, contro la costituzione. Come se la regina Elisabetta si prendesse la libertà di rimuovere il primo ministro May, perché contraria all’Europa. Ma dove si è mai sentito che un presidente della repubblica, solo perché un ministro, che ha tutte le carte in regola per farlo ed è stato designato dal primo ministro incaricato, non la pensa come lui in materia di Europa e di euro, si opponga alla sua nomina.
La democrazia è bella anche quando non ci piace il risultato sortito dalle urne. E in democrazia non è un reato o motivo di incompatibilità con la carica di ministro l’essere contro l’Europa o l’euro. No. Se è stato capace di un simile strappo che avrebbe potuto benissimo portare a una legittima richiesta di impeachment, procedura che nessuno ha voluto portare avanti perché era così insignificante oltre che incostituzionale l’impuntarsi del genio giuridico di Mattarella da potersi facilmente aggirare nominando un altro ministro servo, come è stato fatto; se è stato così puerilmente duro allora, che cosa gli impedisce, lo chiedo anche a voi, di impuntarsi per delle cose più pericolose per il nostro paese come il fascismo rimontante, per delle cose di buon senso umanitario, per delle cause di pace interna e internazionale? 

Quali sono i paletti che gli impediscono di farsi accompagnare a bordo della Sea Watch ad accarezzare quei bambini e quegli adulti, sballottati da due settimane in mare per i capricci crudeli del nero Salvini? Quali paletti gli impediscono di chiamare il presidente del consiglio fantoccio per chiedergli se la coalizione può andare avanti con questi continui litigi? Giusto per informarsi! Ma intanto lancia dei messaggi di attenzione, di preoccupazione, segnali di “veglia” che ci dicano che lui c’è, che non dorme.

Commenti

Post popolari in questo blog

Cinque (anni di) Stelle.

Scandalosa PrimaPaginaCastelvetrano!

Signor sindaco Enzo Alfano, eppure quando vuole riesce anche lei a mostrare tratti da gentiluomo