Uno stato, un comune non sono associazioni a scopo di lucro che se non guadagnano o se perdono dalla loro attività falliscono la loro "mission"!

Per me è un ricatto. Un comune in dissesto non è costretto a ricattare e licenziare. Un comune in dissesto guidato da persone coscienziose e che capiscano cosa significa la gestione di un ente pubblico al massimo avrebbe detto "Non posso pagarvi subito perché non ci sono i soldi. Vi pagheremo a rate, con gli interessi" e nello stesso tempo accordato la proroga annuale che anche l'anno scorso hanno deliberato essi stessi. Amministratori che abbiano una coscienza e non siano degli sciacalli che agiscono a scopo di lucro non licenziano e poi chiedono "se rinunciate a ciò che vi spetta vi reintegreremo". Né allevia le loro colpe il fatto che essi al contrario del "comune di Vita, che ha chiesto la rinuncia totale al loro risarcimento, abbiano, invece, chiesto solo una sospensiva della sentenza" come se non fosse ugualmente una rinuncia ai propri diritti dover aspettare anni per il risarcimento, tutti soldi che vengono tenuti sos...