Semel in quinquaginta anni licet insanire! Quelli che soffiano sul razzismo!

 

Certo, sono soddisfazioni! Oggi Lunedi, all'indomani della vittoria UEFA 2020, chiunque può sentirsi superiore agli Inglesi. Chiunque può impancarsi a giudice sul web e dirgliene di tutti i colori a questi "bastardi" che hanno per secoli dominato il mondo economicamente, commercialmente, culturalmente, linguisticamente, lasciando inevitabilmente scie di scontentezza, invidia, odio oltre che ammirazione.
Chiunque, da quelli che di Inglesi ne conoscono solo uno a quelli che non ne conoscono nessuno, può permettersi di chiamarli "incivili", barbari".
Oggi un leghista di merda italiano può, finalmente, consentirsi impunemente di definire razzisti gli inglesi.
Oggi, Lunedì postfinale UEFA, un fascista da fogna di fratelli d'italia può togliersi la soddisfazione di definire gli Inglesi, tutti, non sportivi e prendersela con la loro decisione di non stare in Europa, loro che assieme ai leghisti vorrebbero fare un referendum per uscirne. Un porco leghista, che con la bandiera italiana fino a ieri si puliva il culo, può tifare Italia e rimproverare gli Inglesi di scarso patriottismo europeo per avere voluto Brexit.


Ci sono anche, tra quelli che accusano gli inglesi di non sportività, quelli che si prendono burla di un bambino che gioisce o soffre per la sua squadra, l'Inghilterra: "Non ride più!" gongolano.
D'altronde "semel in quinquaginta anni licet insanire". Se non si impazzisce ogni cinquant'anni, alla conquista di un campionato europeo, quando?
Oggi è un'occasione imperdibile e che non si ripresenterà facilmente.
Approfittatene, finché siete in tempo.
Perché domani l'Inghilterra tornerà ad essere il Grande Paese con la tradizione di libertà e democrazia  che non ha pari nella storia e nel mondo, con la lingua più ricca e più usata nel mondo, quella che sono costretti a usare tutti gli studiosi e scienziati italiani per farsi conoscere.
Domani l'Italia ritornerà ad essere l'Italia di salvini, di renzi, di draghi e berlusconi e delle lotte dei reazionari contro leggi di semplice civiltà sulle quali l'Inghilterra ci ha dato sempre lezioni e senza bisogno di arrivare ai rigori.


 


Le generalizzazioni e le strumentalizzazioni non sono mai segno di intelligenza. Pensino, quelli che soffiano sul razzismo delle rivalità tra nazioni, a quel 49,9% di Inglesi che non vogliono Boris né brexit e a quei 56 milioni di Inglesi che ieri sera erano a casa loro, molti a gustarsi la partita, e non erano fuori dallo stadio di Wembley ad aspettare proprio nessuno.
Ci vuole sempre equilibrio nel giudizio e, soprattutto, misura. Quella misura che ti consente di contestualizzare gli episodi e di attribuirgli il giusto peso. Se dovessimo, da ogni episodio vergognoso che accade in Italia, ricavare una condanna generalizzata del popolo italiano, sono sicuro che ne usciremmo con le ossa rotte.
Se poi dovessimo essere giudicati da chi guida o chi ha guidato o guiderà il nostro paese, salvini cioè, be', non ci salveremmo.




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